I Deputati della Festa il 5 giugno 1700 posero in palio cinquanta scudi come l'anno precedente "per correre in detto giorno dalle Contrade nella pubblica Piazza un Palio, o Premio, che perciò ordenarono [...] Dichiarando in oltre che in vece del Palio o Premio che in detto giorno verrà esposto per mostra intendono dare in vece di quello, à quella Contrada il cavallo della quale sarà il primo a passare il Palco delli Signori Giudici ducati cinquanta da consegnarsi alli loro deputati in atto che renderanno il suddetto Palio o' Premio che gli sarà consegnato del quale gli sarà permesso servirsi per il giorno che anderanno a spasso per la Città, o' faranno feste conforma al solito".
In data 2 luglio compare cosl nel verbale del Palio il risultato della carriera, che fu corsa da quindici Contrade, essendo assenti il Leocorno e l'Aquila: e il primo a passare il Palco de Signori Giudici alla terza girata della Piazza fu il cavallo della Tartuca sotto n.o 3 alla quali li Signori Giudici mandorno darseli il Palio esposto al pubblico, deva la detta Contrada restituir/o, e in atto alla restituzione gli sia dato scudi cinquanta moneta conforme all'obbligo de Capitoli.
Il Priore era Domenico Ciabattini, mentre come Capitano della Tartuca risulterebbe Domenico Laini, già in carica nel 1699. Fu però Jacomo Alberti ad iscrivere al Palio la Contrada per settima, come risulta dal verbale conservato in Archivio Comunale. Il fantino vittorioso era Savino, di professione oste, e il cavallo Grillo dell'Angiolo, di sua stessa proprietà.
Deputati della Festa erano stati nominati Niccolò Antonio Silvestri, Girolamo Gigli e Lattanzio Nannini. Deputati sopra il Corso del Palio erano stati scelti Emilio Borghesi, Alessandro Nini e Alcibiade Lucherini. I Giudici della Mossa erano Firmano Bichi e Giulio Cesare Piccolomini.
Il 5 luglio è annotata, per la prima volta nei verbali del Comune, la consegna del premio al Camarlengo della Contrada Giuseppe Ridolfi Furono consegnati li scudi cinquanta in atto della restituzione del Baccino conforme alle Capitolazioni date di sopra al Magnifico Signor Giuseppe Ridolfi Kamarlengo della Contrada della Tartuca ed in fede sottoscriverà di propria mano scudi cinquanta che il giorno stesso registrava l'entrata: Ricevei piastre cinquanta dall'll.mi Sig.ri della Biccherna per la vencita del Palio.
Il Macchi riferisce di festeggiamenti effettuati in Sant'Agostino. Nonostante le forti uscite fu deciso di impiegare il premio ottenuto per finire di "dorare" la Chiesa. Del drappellone non vi è traccia, ma la Tartuca conserva un frammento al quale è stato applicato un cartiglio che indica questo anno della vittoria.