Con minor colpi di scena ma con ugual epilogo la Carriera del 17 agosto 1975 si definisce solamente a pochi metri dall'arrivo.
Vincono Aceto e Panezio, l'accoppiata più forte degli anni settanta. Vince la Chiocciola dopo sette anni. Perde invece Canapino, perseguitato dalla sfortuna ma grande e bravissimo fantino, aggredito e gravemente percosso al termine del Palio da alcuni "contradaioli" dopo una corsa condotta in testa fino al terzo Casato.
Non ride nemmeno Adù, proprietario di Panezio e tartuchino, ma accetta con lo spirito giusto la vittoria dell'avversaria, nella perfetta interpretazione della "giostra" del Palio che così tanto manca ai nostri giorni.
Un Palio bellissimo che come dicevamo non ha avuto molti capovolgimenti nella sua conduzione come il precedente Palio di luglio ma è stato allo stesso modo avvincente e spettacolare.
Tutto è cominciato in perfetto orario. Ilario Atanasi al suo quarto Palio sul verrocchio chiama le Contrade tra i canapi, entrano nell'ordine: Leocorno, Civetta, Lupa che sta di traverso di continuo nonostante i richiami del mossiere, Montone, Oca, Aquila, Bruco, Chiocciola che sta sempre rannicchiata e di traverso vicino al verrocchio, Pantera che sta quasi sempre a mezza strada senza lasciare posto alla Torre, e Torre di rincorsa che tentenna, indugia.
All'inizio il mossiere richiama verbalmente qualcuno, poi li fa riuscire tutti. Ma al rientro la musica non cambia. Sono passati quasi dieci minuti dall'apertura della busta. Entra all'improvviso la Torre, anche perché vede l'Oca in seconda fila.
Partono primi Lazzaro all'interno e Aceto che viene giù dal Verrocchio, la Pantera è rigirata. Il mossiere fa scoppiare il mortaretto e mette bandiera verde. Si torna all'Entrone.
Si ritorna ai canapi con il secondo ordine di mossa, sono trascorsi già venti minuti, entra per primo il Bruco, seguito dall'Aquila, Torre, Pantera, Civetta, Montone, Oca, Leocorno, Lupa e Chiocciola di rincorsa.
Questa volta si parte dopo poco, Bazza fa posto a Bazzino e si tira indietro. Manzi fianca leggermente in anticipo e questo gli impedisce di prendere subito la testa. Batte sul canape teso, torna indietro e riparte affiancato alla Torre.
Parte primo netto il Montone, seguono ad una lunghezza in gruppo, Bruco, Torre, Civetta, Oca e Lupa. All'esterno la Chiocciola.
Tra la Fonte e San Martino la posizione è la seguente: sempre primo netto è il Montone, all'interno si è fatto luce il Bruco che è terzo, all'esterno la Chiocciola seconda.
Lupa, Oca, Civetta e Torre seguono affiancati. La Lupa stringe l'Oca. A San Martino il Bruco entra al di dentro e spinge al largo la Chiocciola conquistando la seconda posizione. La Chiocciola viene così raggiunta da Lupa e Torre che dopo il Casato la superano.
Prima del secondo San Martino la posizione è la seguente: Montone, Bruco, primi nell'ordine. Segue la Torre e poi la Chiocciola che ha superato nuovamente la Lupa.
Mentre Montone e Bruco continuano a spingere in testa, la Torre, dopo San Martino, allarga va quasi ai materassi, così che dopo la cappella viene superata nuovamente dalla Chiocciola.
Al secondo Casato passano nell'ordine: Montone, Bruco, Chiocciola, Torre, Leocorno, Oca, Civetta. Pantera e Aquila fanno nell'ordine da fanalini di coda.
Prima dell'inizio del terzo giro il Bruco ha quasi superato il Montone ma viene contenuto e strizzato al bandierino. A una certa distanza segue sempre la Chiocciola che non forza.
Al terzo giro, San Martino vede questi passaggi: Montone, Bruco e Chiocciola, seguono: Oca, che ha superato la Torre, Torre e cavalli scossi (in curva cadono prima Leocorno e poi Civetta).
Avvicinandosi al Casato del terzo giro il Bruco affianca il Montone che a sua volta lo stringe progressivamente verso lo steccato e mantenendosi di mezza incollatura in testa lo mette in condizioni di non poter girare.
La Chiocciola nel frattempo allarga verso i palchi del Casato. Alla curva, Canapino gira quasi ad angolo retto, Rucola gli sbatte nel sedere, tutti e due allargano perdendo azione... la Chiocciola entra di dentro, si affianca al Montone.
Aceto "Mette il capo in cassetta", comincia a nerbare Panezio, supera il Montone e vince di poco su Canapino che vedendosi sorpassare tenta di prendere Panezio per le redini, nerba Aceto, ma non c'è più niente da fare... vince la Chiocciola, terzo il Bruco e quarta l'Oca.
Al termine della corsa, mentre il popolo di San Marco festeggia la splendida vittoria. Canapino verrà brutalmente malmenato dai brucaioli. Tre giri e un episodio che peseranno molto sul resto della sua carriera.