Quest'anno fu posto in palio un bacino d'Argento del solito valore di 60 tolleri e se lo disputarono tredici o quattordici Contrade.
La giostra fu combattutissima tanto che l'esito rimase indeciso fino all'ultimo. Pareva che dovesse vincere il Leocorno, ma, alla terza girata, di fronte alla farmacia Mazzuoli (appena passata la voltata del Casato), gli cadde il cavallo di quarto e, così l'Istrice, che immediatamente lo seguiva, entrata prima riportò vittoria.
Alcuni scrivono che il vincitore fu il fantino Monco o Moncino, figlio del bravo e conosciuto fantino Mone. Invece il Macchi dice che fosse stato tal Bernaccino da Prato.