Nel 1733 (un Palio fatto correre a spese della Tartuca e vinto dalla Chiocciola) con la tratta del 13 annullata per irregolarità e ripetuta il successo 14 agosto. Cosa accadde? La tratta si disputava nel Prato di S. Agostino, proprio in onore, come era consuetudine, della Contrada che ne assumeva le spese, la Tartuca appunto.
Accade che, per un errore di segnatura, al Bruco andò il cavallo contrassegnato con il n. 4, anziché quello contrassegnato con il n. 1 e dell'errore gli "addetti" della Biccherna se ne accorsero solo al momento in cui dovettero consegnare il cavallo con il n. 4, che era già arrivato in Via del Comune.
La decisione immediata fu quella di dover ripetere la tratta, con l'obbligo di riconsegnare i cavalli già assegnati nel pomeriggio del 14 (nel pomeriggio perché fino al 1842 l'assegnazione dei cavalli avveniva nel pomeriggio e non nella mattinata). Da questo problema organizzativo derivò lo spostamento della corsa del Palio al 17.
A prescindere dalle motivazioni del rinvio della tratta, tra il 1733 ed il 2002, è opportuno porre attenzione sul fatto che nel 1733 si stabilì ufficialmente il termine dei "tre giorni" tra l'assegnazione e la corsa del Palio. Tale "consuetudine" è giunta immutata fino all'ottobre del 1906, quando il Comune di Siena emanò il primo regolamento comunale del Palio.