NON SOLO PIAZZA DEL CAMPO. IL PALIO IN TRASFERTA A LUCCA E FIRENZE. di Maura Martellucci
Era il 14 settembre 1756 quando alcuni nobili lucchesi, che a Siena avevano assistito al Palio, decisero di organizzare uno spettacolo simile nella loro città in occasione della festa più sentita, quella della Luminara di Santa Croce, dedicata al crocifisso del Volto Santo. Anche a Lucca, come in moltissime città toscane ed italiane, si disputavano palii (alla lunga) per lo più fin dal XIV - XV secolo, ma in questo anno decisero di fare un evento straordinario.
Avendo costruito all'interno del Prato del Marchese (l'attuale Piazza Verdi), un anfiteatro di forma ellittica in legno con una pista della lunghezza di circa 400 metri per le corse dei cavalli e per spettacoli similari, si decise, per le festività del Volto Santo, di invitare le Contrade senesi con le loro bandiere ed i loro fantini (con i giubbetti delle Contrade per le quali correvano) per disputare una carriera. Otto contrade aderirono e mandarono a Lucca, addirittura, i loro alfieri.
La carriera, come da protocollo, venne preceduta da tre giorni di prove. All'evento presero parte fantini anche celebri, e a vincere fu Francesco Tanzini detto Tanzino che, su un cavallo baio scuro, gareggiava con i colori del Valdimontone, il quale si aggiudicò il premio di 20 zecchini. Gli altri fantini vinsero anch'essi venti zecchini, ma da spartirsi fra di loro.
Alla Contrada fu donato il drappellone, che ancor oggi si può ammirare nel museo. Nella figurazione, al posto d'onore in alto troviamo il Crocifisso del Volto Santo, più in basso a sinistra un fascio con un'ascia, a destra una tromba, sotto lo stemma azzurro con la scritta in oro "Libertas", dipinto perché la corsa si era svolta nella libera e repubblicana città di Lucca. Sono presenti, infine, due pantere emblemi di questa città.