Simile nella struttura iconografica al drappellone dell'anno precedente, questo palio ripropone i medesimi fregi decorativi di quello e i disadorni monogrammi dei Deputati della Festa. Nel cerchio centrale si leggono le lettere intrecciate dei cittadini: Giulio Cesare Piccolomini (GCP), Giuseppe Arditi (GA) e Porzio Martelli (PM). Dimensioni: (cm x cm) 190 X 60.
IL PALIO
Ordine di corteo (e di mossa), Contrade e fantini:
1 ( 2) Istrice - f. Leggerino (An. Salmoria)
2 ( 3) Giraffa - f. Pettiere
3 ( 8) Bruco - f. Brandino
4 ( 7) Aquila - f. Brachino
5 ( 9) Selva - f. Serafino (S. Rossi)
6 ( 4) Tartuca - f. Vecchia (Fil. Rossi)
7 (10) Lupa - f. Caino (N. Chiarini)
s 8 ( 1) Civetta - f. Paggina (L. Menghetti)
s 9 ( 6) Chiocciola· f. Ciccialessa (L. Brandani)
s 10 (5) Leocorno - f. Scricciolo
Le Contrade furono fatte allineare alla mossa tre volte, poiché tutti i fantini si erano coalizzati per ostacolare la Civetta, che era ritenuta la favorita in quanto uno dei mossieri, il barone Luigi Borghesi Bichi, era un protettore della Contrada.
Nonostante ciò, al via Piaggina scappò per primo, rimanendovi senza alcun contrasto per tutti e tre i giri. Chiocciola e Selva caddero a San Martino al primo giro; Giraffa e Bruco si scambiarono furiose nerbate, perdendo la possibilità di riagguantare la Civetta. Così vinse la Civetta e per il bravo Piaggina fu la terza vittoria in tre anni.
Contrada vincitrice: Civetta (12a vittoria)
Fantino: Luigi Menghetti d. Piaggina
Cavallo: Un castagno chiaro del Sig. Bernardino Fontani
Capitano: Giulio Granai
Priore: Giuseppe Canale