Vinse il Palio corso in questo giorno per essere festivo la Contrada dell'Istrice col cavallo stornello del mugnaio Felli, avendo per fantino Brandino Mezzano mugnaio chiamato Luigi.
I cavalli furono dati alle respettive Contrade la mattina del 14 agosto a buonissima ora.
La detta corsa non fu punto contrastata, perché il detto cavallo fino alla voltata di S.Martino nella prima girata entrò primo, e si mantenne tale a gran distanza fino alla vincita; i primi a scappare dalla mossa furono la Civetta, e il Nicchio, la prima andò in S.Martino, e l'altra cadde. L'Aquila si mantenne sempre seconda.
La mossa fu data dal signor cav. Adriano Pieri, e riuscì di pubblica soddisfazione.
Il cavallo del Valdimontone per avere il vizio di deviare dal corso, ed andare addosso alla gente, fu ordinato dal Governo, che non facesse più prove, e che nel giorno del Palio andasse solamente al canape, e che suonata la tromba, il fantino subito scendesse da cavallo, e conducesse il medesimo nel mezzo di Piazza.
La detta Corsa fu onorata dalla presenza del granduca Ferdinando III, sua consorte e reale famiglia, arrivati a Siena il 13 agosto. La loro dimora fu fino al 25 detto.
La detta festa fu decorata con le duplici bandiere delle 17 Contrade, e dopo le quali marciavano a plutoni 80 uomini vestiti alla greca, indi i componenti la banda istrumentale vestiti parimenti alla greca, ed in ultimo un semplice carro colle bandiere delle sette Contrade, che non correvano, quale precedeva i dieci atleti.