3 agosto 1874: abolito il Palio alla lunga
Pillole quotidiane di storia senese di Maura Martellucci e Roberto Cresti
Il 3 agosto del 1874 la Giunta Municipale ratifica la delibera (datata 30 luglio) con la quale viene abolito il palio alla lunga. Sin dal medioevo il 15 di agosto, per onorare la Madonna Assunta, per le vie della città era uso correre un Palio alla lunga a cui partecipavano nobili e cavalieri. La corsa, che rientrava a pieno diritto nei festeggiamenti di mezz'agosto, è attestata fin dagli anni 30 del Duecento anche se fino al Trecento occupava un ruolo marginale nei festeggiamenti organizzati per l'Assunta.
Il Palio alla lunga non veniva disputato tra i rioni cittadini, ma il drappo andava in premio al proprietario del cavallo vittorioso (fosse o meno montato da un fantino: spesso il Palio alla lunga veniva disputato da cavalli scossi).
In origine la mossa era a Fontebecci e solo dal tardo Cinquecento fu spostata prima fuori porta Romana (tra l'osteria del Pavone e la chiesa di Valli) e poi presso il monastero di Santa Maria degli Angeli, ovvero "Il Santuccio". L'arrivo, invece, è sempre stato davanti al sagrato del Duomo e il drappellone veniva appeso alla colonna con la lupa.
Nel corso dei secoli, però, il Palio alla lunga diviene desueto, soppiantato da quello alla tonda che si faceva in Piazza e aveva due grandi pregi: il popolo poteva assistere e godere dell'intera corsa, mentre i governanti, dal canto loro, proprio perché il popolo stesso era radunato tutto in Piazza del Campo, potevano tenere meglio sotto controllo eventuali risse e schermaglie.