Anche quest'anno il grandioso spettacolo del Palio tradizionale ha portato fra noi il consueto enorme concorso di gente. Vi assistevano anche moltissimi stranieri che manifestarono apertamente il loro entusiasmo per il meraviglioso quadro della nostra storica piazza, gremita di popolo trepidante, per la ricchezza e il gusto artistico dei costumi, per l'abilità e l'eleganza degli alfieri che girano le bandiere e per il fanatismo che anima la popolazione.
Fu notata e apprezzata moltissimo la nuova bandiera della nobil contrada dell'Aquila, ricamata squisitamente dalla distinta nobile signorina Giacinta Grottanelli De Santi, su disegno del maestro Flavio Corsi.
Lo sfilamento delle comparse terminò poco prima delle ore 19. Allo sbocco di via S.Martino, dietro il cordone del carabinieri e guardie, si era agglomorata una folla eccezionalmente numerosa che impiegò parecchi minuti a riversarsi nel centro della piazza che, dopo questo tardivo rinforzo, diventò piena come un uovo.
Dato il cenno per l'uscita dei cavalli dal cortile del palazzo del Podestà, corse nel pubblico il solito fremito d' ansia.
La mossa riuscì benissimo. Quasi tutti i cavalli partirono in un gruppo serrato e i fantini incominciarono a scambiarsi nerbate anche prima di giungere alla fontana. Il cavallo della Torre, per quanto avesse avuta a sorte buona posizione entro al canapo, non fu abbastanza pronto alla partenza e rimase uno degli ultimi, come del resto era accaduto nelle prove; ma ben presto accennò a valersi della sua forza, indiscutibilmente superiore, per guadagnare terreno.
Il cavallo del Montone marciava in testa, ove rimase per due giri e mezzo, essendo riuscito il fantino più volte a tenere indietro, a suon di nerbate, il cavallo della Torre, il quale all'ultimo giro, presso la Cappella, potè passare e vincere.
Il fantino della Torre, bersagliato continuamente da diversi rivali, dette prova di abilità e di fedeltà alla sua contrada e merita perciò le più vive lodi.
Il cavallo del Montone giunse secondo e quello del Nicchio terzo.
La corsa fu oltremodo interessante, una delle più emozionanti che si siano vedute.
Ognuno può immaginarsi a quale grado giunse l'entusiasmo del popolare rione della Torre, in cui tutta la notte si è festegglata la vittoria con musiche, canti, balli e copiose libazioni. Anche le campane della chiesa della contrada non furono mai lasciate in riposo. Una gran folla visitò il rione e fu fatta segno dai generosi popolani alle più schiette cortesie.
Il priore comm. Ferrari e gli altri componenti il seggio fecero signorilmente gli onori di casa ai visitatori.
Speciali attestati di meritata benevolenza toccarono al giovane e bravo fantino, Guido Sampieri, il quale ieri sera si ritirò prestissimo perchè stanco dalla fatica, dalle emozioni e dalle.... nerbate.
Oggi il cavallo, il fantino e la comparsa hanno fatto per la città il giro di uso. Al fantino sono stati dedicati due sonetti di omaggio.
Con quello d'ieri la Torre ha conquistato il 39. Palio.
Dopo il Palio, la gente che gremiva la Piazza del Campo si riversò per le vie centrali della città, invadendo poi il pubblico passeggio della Lizza e i bastioni di Fortezza.
Tutta la sera fino a tarda ora della notte, le vie si son mantenute affollatissime.
Come la sera precedente il Palazzo Comunale, compresa la storica Torre del Mangia, era graziosamente illuminato a torce con fiammelle di gas.
Anche il grandioso palazzo del Monte dei Paschi, alle cui finestre da due giorni erano stati stesi del magnifici arazzi, era illuminato.
Anzi, a proposito di questi arazzi, sono stati oggetto di ammirazione i dodici damascati collocati alle finestre della parte centrale dell'Istituto detto la Rocca dei Salimbeni disegnati splendidamente dall'illustre prof. Franchi e lavorati con arte mirabile dalle distinte e infaticabili ricamatrici sorelle Mammoli della nostra città.
In tutta la serata vi fu grande concorso di pubblico anche al Padiglione Réclame nel bastione dell'ex-polveriera della Fortezza di S.Barbera, dove il pubblico stesso trovava negli svariati spettacoli un gradevole passatatempo.
Di questo Padiglione merita una speciale parola d'elogio, oltre il disegno fantastico e la buona organizzazione del servizio, l'impianto d'illuminazione a gas acetilene della Ditta Bratto di qui.