A complemento della festa, il 17 fu fatta anche una giostra o torneo in piazza, per la quale erano stati destinati come premio una celata ornata d'argento e un drappo tessuto in argento.
Durante questo torneo i giudici di campo avevano registrato un solo colpo inferto da Antonio Spinelli, soprannominato Antonio di donna Landa, a Niccolò di Meo Taviani, il quale era stato obbligato a uscire di campo. Ma si vede che in quei tempi la giustizia non era sempre rispettata quando c'erano di mezzo personaggi importanti e così il premio della celata, invece di andare a Antonio di donna Landa, era stato assegnato a Zaccaria Sozzi che era uno dei signori della festa.
Ma Antonio non si era rassegnato e aveva fatto reclamo contro la decisione, e si vede che il torto era patente e forse aveva destato malumori, perché il 21 agosto il Concistoro ordinava che la celata fosse portata solennemente a casa di Antonio di donna Landa da un mazziere e da due donzelli di palazzo accompagnati da tre trombetti, minacciando una pena di 250 ducati a chi avesse cercato di impedirlo.
A Zaccaria Sozzi fu destinato invece il drappo d'argento; ma Zaccaria rifiutò di accettare questo premio di consolazione e allora il Concistoro, per terminare la questione, ordinò che il drappo fosse adoperato per farne arredi a uso della cappella di palazzo.