1507 agosto 17
ASS, Balìa, 53, c. 53rv; ASS, Balìa, 253, c. 239
La carriera alla lunga effettuata il 16 agosto 1507 ebbe uno svolgimento del tutto irregolare e dette luogo a gravi incidenti: i barberi dell'illustrissimo marchese di Mantova furono spaventati e ostacolati nella loro corsa, mentre la vittoria arrise a un cavallo scosso.
Il giorno successivo alla corsa, la Balìa volle rimediare all'offesa arrecata, involontariamente, a un illustre personaggio e contemporaneamente emanare una serie di norme che evitassero il ripetersi in futuro di situazioni incresciose. Il Palio alla lunga fu infatti oggetto di norme emanate in più tempi e secondo le necessità del momento.
In quell'occasione fu deciso di correre di nuovo il Palio, e precisamente la domenica successiva, ma solo nel caso che vi partecipassero i barberi del marchese di Mantova e si osservasse l'ordine stabilito. Si impose comunque a tutti, partecipanti e spettatori, di non ostacolare la corsa e di non favorire qualche concorrente, sotto la pena stabilita negli statuti del Comune di Siena.
Il Palio della futura festa di Santa Maria Maddalena non sarebbe stato corso ma donato alla chiesa cattedrale, in onore della Vergine Maria. Inoltre si stabilì che non si potessero eseguire in perpetuum corse di barberi senza fantini e che il cavallo scosso, anche se vincitore, non ottenesse il palio.
La normativa si applicava sia al Palio alla lunga corso nella festa dell'Assunta, sia a quello disputato in onore di Santa Maria Maddalena. In particolare si precisarono i punti di arrivo per entrambe le corse: nel Palio dell'Assunta i cavalli, con i fantini sul dorso, dovevano raggiungere la torre di Sant'Antonino, presso l'attuale Torre Fiorentina, e in quello della Maddalena l'hospitium di San Giorgio, denominato palazzo dei Diavoli.
Buone intenzioni ma scarsa applicazione, se nel luglio 1515 si sentì la necessità di riproporre la norma che vietava l'assegnazione del palio a un cavallo scosso; all'epoca si precisò che, per meritare la vittoria, il barbero doveva raggiungere con il fantino sul dorso la meta posta alla porta della Gabella.
Festum Sancte Marie de augusti et Sancte Marie Magdalene. Barbari. Pallium et bravium. Lex pro cursu pallii.
Item deliberaverunt et pro lege sanciverunt quod in perpetuum pro palliis infrascriptarum festivitatum barbari non possint currere sine ragaziis, videlicet in festivitate Absumptionis Virginis debeant venire dicti barbari una eum ragaziis usque ad turrem Saneti Antonini et in festivitate Sanete Marie Magdalene usque ad hospitium Saneti Georgii nominatum Paiatium Diabolorum.
Et si seeus fieret ille talis equus qui veniret sine ragatio usque ad dieta Ioea, non habeat bravium si esset primus. Et deliberaverunt quod pallium presentis Absumptionis Virginis iterum ponatur ad eursum die dominieo proximo, et hoc easu quo barbari illustrissimi marehionis Mantue permaneant ad eurrendum.
Et si permanent eurratur modo et ordine supraseripto et nullus impediat eursum aut prestet ausilium vei favorem sub pena in statutis magnifici Comunis Senarum contenta. Et pallium ordinatum festi dive Marie Magdalene intelligatur donatum ecclesie cathedarali ad honorem Virginis.