Dalle notizie del 1592 si vede come si nominassero due deputati a provvedere alla festa, due per il Palio e due per l'offerta; due nobili furono destinati a fare da giudici della corsa e due altri a vigilare sulla regolarità della Mossa, mentre si ordinava di far portare la terra in tutte le vie che dovevano essere percorse dai barberi.
È da osservare che dal 1590 circa accanto ai deputati della festa si trovano i Signorini, che erano due giovani nobili, che dovevano accompagnare il corteo e regolarlo, vestendo abiti di lusso e facendosi accompagnare da altri, ugualmente vestiti lussuosamente, provvedendo alla spesa. Inoltre si pubblicò un bando con cui venivano regolate le modalità della corsa: solo veri barberi potevano parteciparvi (perché a volte si erano presi cavalli di vettura) e dovevano essere presentati nella mattinata dell'Assunta al palazzo comunale e di lì accompagnare il corteo fino al Duomo. Qui i giudici dovevano prenderne nota e marcarli.
La Mossa aveva luogo davanti alla chiesa di Valli e l'arrivo all'imbocco di piazza del Duomo, dove era una colonna su cui fino da antico era posto il palio messo in gara. Vi era libertà di far correre i cavalli montati o scossi, e se alcuno dei concorrenti avesse dato disturbo ai cavalli avversari perdeva il premio se arrivava primo e doveva in ogni caso pagare il danno.
I cavalli venivano sorteggiati per prendere posto alla Mossa e se due arrivavano insieme al traguardo, la corsa doveva ripetersi. In appendice a questo bando si trova anche la nota dei cavalli che vi parteciparono, col nome dei proprietari; erano otto, e fra questi ve n'era uno della contrada dell'Oca. Tranne due cavalli del duca di Mantova, tutti correvano col fantino.
REGOLAMENTO DEL PALIO DI AGOSTO, BANDITO NELL'ANNO 1592, ED ELENCO DEI CAVALLI CHE LO CORSERO, IN PARTE MONTATI E IN PARTE SCOSSI.
Capitoli da osservarsi da quelli li quali vorranno correre con barbari al Palio dell'Assunta nella città di Siena quest'anno 1592.
1. - Che non possi correre alcuno se non con cavallo che sia barbaro vero.
2. - Tutti quelli li quali vorranno correre con il barbaro devino la mattina dell'Assunta presentarsi con esso barbaro dinanti al palazzo della Signoria et accompagniarla fino alla chiesa cattedrale, et il medesimo al ritorno.
3. - Doppo che la Signoria sarà ritornata dalla detta chiesa, devi ciascuno delli signori deputati far pigliar in nota et contrassegniare il suo barbaro.
4. - Avanti che li barbari vadino al luogo della mossa, si presentino tutti al luogo dove saranno li signori giudici, et doppo che da quelli saranno fatti marcare, devino a coppia a coppia presentarsi tutti insieme al luogo della mossa.
5. - Il luogo della mossa sia fuor della porta Romana, dinanzi alla chiesa della porta delli frati delli Angeli.
6. - Il corso termini e finisca al luogo dove sarà posto il filo, cioè al canto del palazzo de signori Petrucci alla piazza del vescovado o del Duomo, dove sarà il palio.
7. - Non sia barbaro alcuno che si muova avanti il suono della tromba, e movendosi avanti perda il corso.
8. - Ciascuno possa far correre il suo barbaro con fanciulli sopra o senza, secondo che li parrà.
9. - Il barbaro che prima arriva al filo si intenda essere il vincitore.
10. - Niuno possi impedire il corso alli barbari sotto pena a chi sarà interessato di non potere con il suo cavallo guadagniare il palio e deve essere obligato al interesse di quello a chi fosse dato impedimento, e quelli che non fussero interessati sieno tenuti al danno e pregiuditio del barbaro che fusse stato impedito, da dichiararsi il tutto dall'arbitrio de signori giudici.
11. - Avanti che li barbari piglin la mossa devino farsi imborsare li nomi de padroni e trarsi per sorte, ciascuno si accomodi al suo luogo.
12. - In caso che due barbari arrivassero al filo in un medesimo punto, devino correr di nuovo tutti.
13. - Ogni dubbio o difficultà che nascesse sopra e fuor delli sopradetti capitoli sia rimesso al giuditio et arbitrio delli signori giudici.
Pubblicato in Siena per me Orazio Lisi banditore, il dì 14 agosto 1592.
Balìa, 830, c. 37.
Rassegna de barbari che corriranno questo dì 15 d'agosto 1592.
2. di Mantova. Due barberi di color bai balzani di tre, corriranno a vóto tutt'e due.
3. Del signor Virginio duca di Bracciano, leardo pomato con putto sopra.
4. Del signor Leoncino Nerli, leardo pomato con putto sopra.
5. Dello Spedale di Siena, leardello tutto col pennacchio in testa rosso, col putto sopra.
6. Del signor Lorenzo Lorenzetti da Orbetello, per la contrada dell'Oca, leardo scuro col fanciullo sopra.
7. Del signor Virginio dell'Anguillara, cavalla learda scura col putto sopra.
8. Del conte Ercole Bentivogli di Bologna, leardo chiaro col putto sopra.