Non si hanno notizie certe di bufalate negli anni successivi fino al 1611 e solo in seguito la festa sarà effettuata con una certa continuità. In questo anno tutti gli elenchi attribuiscono la vittoria al Leocorno, ma ci sono dubbi che la corsa sia stata effettuata anche se era stata indetta, come risulta da una deliberazione della nobile contrada dell’Oca del 23 ottobre 1611 con la quale si decise di partecipare alla bufalata per la venuta del Gran duca Cosimo. Nel 1612 nel bando che invitava le contrade a partecipare al palio in onore della visita dei regnanti, è affermato: "[...] far correre con le bufale nella sua piazza principale, l’istesso palio che altra volta per grave, ed inaspettato accidente, le convenne lassare, e perché sa benissimo con quanta lode vostra vi mostrasse all’hora animate, e pronte a concorrere [...]".
Agostino Provvedi riferisce della pugna e della giostra fatta in occasione della visita di Cosimo II a Siena il 10 Ottobre 1611, per l'apertura della collegiata di Provenzano, ma non fa cenno della bufalata, che conferma quanto esposto nell’editto. Forse il “grave e inaspettato incidente” per cui non fu effettuata fu il lutto per la morte di Margarete Arciduchessa di Austria avvenuta il 3 di ottobre.