1656 - Vengono istituiti i "Signori del Brio" o "Signori della Festa". Era dietro l'invito di questi che le Contrade erano libere di partecipare o no.
Essi dovevano provvedere alla spesa di 90 Talleri. ("Scudo d'oro del sole" moneta emessa dalla Repubblica di Siena dal 1536 al 1542 d'argento).
I Signori del Brio ottennero il permesso dalla Biccherna di far portare la rena in Piazza. L'ordine fu dato alla comunità delle Masse, sotto pena di cattura se non eseguito.
Chiesero e ottennero di far pubblicare il bando: che nessuno ardisse molestare i cavalli durante la corsa.
Si nominano due marescialli di campo, detti "Giudici della mossa".
I Signori del Brio, cessano di incendiare fuochi e determinano di far dipingere nel drappellone la Santissima Vergine di Provenzano, con le armi dei Signori del Brio (da un manoscritto di Giuseppe Lazzi).
In questo periodo furono emanate le seguenti disposizioni: si proibisce di far palchi o mettere banchi attorno lo steccato, permesso solo alle Contrade. Al momento dell'iscrizione le Contrade devono versare otto talleri che andavano al proprietario del cavallo della vettura.
Il 30 giugno, ore 12, le Contrade ricevevano il cavallo (estratto a sorte) fuori porta Camollia (Veniva fatta la Tratta "dal Palazzo dei Diavoli, alle scale di San Bernardino presso l'Antiporto" il primo e l'ultimo cavallo venivano scartati).
L'ordine di estrazione era lo stesso in cui le Contrade sarebbero entrate alla mossa. In questo periodo non esisteva la rincorsa. Sempre in questo periodo le Contrade si dovevano procurare il cavallo.