Fu decisa dai Giudici cattiva mossa per quanto suonasse la tromba, perchè alla Civetta si avviticchiò il Canape a un piede del Cavallo per cui cadde unitamente alla Lupa, ed al Leocorno, onde fu ridata la mossa e pessimamente non avendo neppure suonata la tromba, scappò prima la Lupa, ma alla scesa di S. Martino fu passata dall'Aquila, mentre detta Lupa unitamente all'Onda si misero a tenere la Selva, e nerbarsi, il Fantino della quale detto il Gobbo Saragiolo tirò giù da Cavallo il Fantino dell'Onda.
L'Aquila si mantenne sempre, seguita dalla Civetta, e Torre, e così giunsero alla vincita.
La Giraffa cadde alla prima girata a S.Martino, l'Istrice cadde alla seconda girata alla Fonte.
Il Palio non fu consegnato, perchè i Giudici asserirono non essere buona la mossa, ma il Mortaletto fu tirato all'ultima girata segno della vincita; onde la mattina seguente in Comunità fu consegnato il Palio.
Alla contrada del Drago toccò in sorte un cavallaccio che alle prove cadde, e si finì di rovinare, per cui non fu più al caso di reggersi in piedi, perciò alla Contrada le convenne sostituire un altro cavallo, per coprire il suo posto al canape per figura, ma non per correre.
In quest'anno, in riferimento al bando del 7/5/1721, vengono impartite nuove disposizioni per disciplinare il Palio.
- I fantini dovranno indossare la divisa della Contrada, avere in testa lo zucchino e sul giubbetto l'emblema della Contrada.
- Ai fantini dovranno essere corrisposte lire 25, ed al fantino vincitore lire 80.
- I fantini dovranno compiere i tre giri regolamentari pena il carcere per giorni 15.
- Il posto al canape sarà assegnato per sorteggio segreto e reso noto al momento dell'entrata alla mossa.
Anche ai Capitani viene prevista la pena di giorni 8 di carcere per eventuali raggiri che possano compromettere il normale svolgimento della corsa.
Vengono peraltro permesse le cene, senza suoni di trombe e tamburi, la sera antecedente il Palio.
Dal Palio di Luglio del 1736 (dove si cominciò a sospettare l'inizio di accordi segreti tra i fantini) e per tutto il XVIII secolo, i fantini avevano amministrato la corsa rivaleggiando tra loro.
Agli inizi del 1800 i Capitani delle Contrade incominciarono a gestire la Carriera con «giri e concordati».
L'emissione di ordinanze repressive non scoraggiò tali iniziative, anzi il «broglio» entrò a far parte della storia del Palio nella forma «misteriosa» che caratterizza ancora oggi «il partito».