Il Palio d'ieri - La nostra Piazza V. E.,festosamente addobbata e addirittura stipata di gente com'era, presentava ieri un aspetto veramente incantevole, tale da rimanere profondamente impressa in quanti la poterono ammirare.
Il corteo delle contrade nel loro nuovi e smaglianti costumi, già dai noi dettagliatamente descritti, suscitò un vero e continuo entusiasmo; ogni comparsa che entrava in piazza era accolta da vivissimi applausi che si ripetevano per tutto il giro della pista.
Molto ammirati furono pure i nuovi costumi dei rappresentanti del Magistrato delle Contrade, che erano preceduti dal vessillifero, in splendido costume anch'esso.
La mossa data dal bravo Pellegrini fu splendida, ed i cavalli partirono in un sol gruppo, ma si verificò il fatto curioso e tutt'altro che nuovo che alcune contrade cominciarono a nerbarsi tremendamente merito alla mossa stessa, anzichè aspettare di giungere alla Fonte Gaia come sarebbe prescritto, di modo che alcune di esse non scapparono bene come avrebbero potuto: tra queste vi fu la Chiocciola, per la quale era prognosticata la vittoria, che, dopo aver data una fiancata al cavallo per scappare prima, si trovò in mezzo alla Torre ed alla Tartuca che la tempestarono di nerbate da farla ritardare e scappare fra le ultime. Si vide poi la Tartuca seguire da vicino la Chiocciola per due intiere girate nerbandosi senza riposo.
Ecco come si svolse poi la corsa:
Scappò prima la Pantera, seguita subito dalla Selva, dalla Giraffa, eppoi dalla Torre, dalla Tartuca, dalla Chiocciola e dall'Istrice; la Pantera rimase prima per circa due girate, ma alla terza girata, alla voltata di San Martino, fu sorpassata dalla Selva e quindi dall'Istrice.
La vittoria arrise finalmente alla contrada della Selva che in un momento addobbò con padellette e bandiere il proprio rione e la propria chiesetta, mentre i popolani con quella squisita cortesia che tanto li distingue, cominciarono a vuotare fiaschi di squisito vino che offrivano alla folla di visitatori che fino dopo la mezzanotte si recarono ad ammirare la festosa allegria dei selvaioli.