Senza tema di errore, si può affermare un crescendo meraviglioso nel concorso dei forestieri che vengono a Siena per godere l'eccezionale spettacolo dei nostri Palii.
Le vie cittadine furono tutto il giorno affollatissime; nel pomeriggio, prima della corsa, specialmente fra Piazza Tolomei e la Costarella, la circolazione rimase per qualche momento arrestata. Le nostre brave guardie municipali diedero prova di grande zelo ed avvedutezza nell'impedire che l'insolito movimento desse luogo ad inconvenienti.
Le comparse delle contrade, che indossavano la nuova montura, erano accolte al loro passaggio con viva ammirazione ed erano di continuo bersagliate dalle macchine fotografiche dei forestieri.
Alle 17,30 tutte le comparse si trovavano riunite nell'atrio della Prefettura in attesa degli ordini dell'Autorità comunale.
Di qui, formato il corteo, proseguirono per via S. Pietro e via del Casato per fare poi solenne ingresso nella Piazza del Campo, ove si giudica che fossero presenti circa quarantamila persone.
Alle ore 18 incominciò il servizio per lo sgombero della pista.
Alle 18,20 il corteo ha fatto ingresso nella Piazza del Campo al suono del Campanone e della marcia trionfale intonata dai trombetti e musici di palazzo.
I tamburi hanno cominciato a rullare e le comparse hanno sfilato nel magnifico anfiteatro.
I forestieri, specialmente alla mossa e sotto il Circolo degli Uniti, hanno frequentemente ed entusiasticamente applaudito i giuocatori di bandiera, fra i quali si sono distinti, come sempre, i signori Gerli Primo e Brecchi Agostino della contrada del Drago, che hanno eseguito a più riprese il difficile cambio di bandiera, ed il signor Forni, conosciuto col nomignolo di Mastuino, della contrada dell'Aquila, che ha eseguito il cosidetto salto del fiocco.
Alle ore 19,15 le comparse con il resto del corteggio hanno preso posto nel palco appositamente eretto alla base del palazzo Comunale; ed uno sparo di mortaletto ha annunziato che i cavalli uscivano dal cortile del Podestà. Allorchè hanno fatto ingresso nella pista dirigendosi al canape, sono stati accolti da un mormorio prolungato.
Fra i canapi hanno preso posto nell'ordine seguente: Aquila, Selva, Bruco, Nicchio, Leocorno, Lupa, Civetta, Drago, Torre e Pantera.
La mossa, per merito del mossiere dott. Meucci, è riuscita ottimamente. I cavalli sono partiti in gruppo serrato.
Drago e Nicchio sono scappati primi, nerbandosi di santa ragione. A San Martino il Nicchio è stato raggiunto dalla Pantera e la lotta è diventata così, tra queste tre contrade, asprissima. Al secondo giro, il fantino del Leocorno è caduto al Casato senza farsi alcun male.
La vittoria, disputata sempre dalla Pantera, ha arriso alla contrada del Drago.
Il pubblico che ha seguito la corsa con entusiasmo ed emozione è scoppiato infine in un applauso fragoroso.
I tre giri sono stati compiuti in tre minuti.
Il fantino del Drago è andato a cadere nelle braccia dei carabinieri che lo hanno accompagnato nel rione.
Subito i dragaioli e le contrade alleate si sono recati sotto il palco dei Giudici a prendere il Palio. Questo è stato calato in mezzo alle grida di giubilo, al rullìo dei tamburi e allo sventolare delle bandiere di tutte le contrade.
Nella piazza Umberto I e nella via del Paradiso, che sono le arterie principali della contrada del Drago, sono stati appesi subito i tradizionali braccialetti. Il pubblico come è facile prevedersi è accorso numerosissimo. La chiesa della contrada, in piazza Umberto I, si è subito affollata. Moltissima parte ha invaso i locali della contrada, annessi alla chiesa.
Il Palio, dopo essere stato portato nella chiesa di S.Domenico, è stato recato nella chiesa della contrada, dove sono state celebrate le funzioni di ringraziamento.
In una sala della contrada è stato offerto agli intervenuti abbondante champagne e si è brindato naturalmente, alla vittoria riportata, alla contrada, al consiglio ed al fantino. Costui, Angelo Meloni, è stato festeggiatissimo.
Facevano gli onori di casa il priore nobil Giulio Grisaldi Del Taia, il capitano Marchese Della Greca, ed i signori del Consiglio: Grassi Augusto e Cesare, Gerli Faliero, Baldacconi Antonio, Cambi Carlo e Coltellini Oreste.
Moltissimi sono stati gli intervenuti, che si sono soffermati ad ammirare i Palii vinti da questa contrada. Essi sono, con questo, 24. L'ultima vittoria venne riportata dal Drago il 2 luglio 1903.
Nel rione è stato, sino a tardissima ora, un affluire continuo di gente.
L'entusiasmo dei dragaioli ha raggiunto il più alto grado.
Tra le grida di Viva! e di Drago, si intrecciavano stornelli allegorici ed improvvisati, che venivano cantati dai giovani popolani.