Oggi, alle ore 18, avrà luogo il Palio a sorteggio, ideato e organizzato dalla Società fra industriali, commercianti e affini.
Come lo indica la parola, la sorte presceglierà i fantini, i cavalli, le contrade e assegnerà il posto alla mossa.
I capitani, riuniti al Municipio insieme ad un rappresentante del Comitato delle feste, presieduti da un assessore e assistiti da un impiegato comunale che fungerà da segretario, sceglieranno i fantini che saranno subito rinchiusi in un locale appartato.
I proprietari dei cavalli che prendono parte alla corsa del 16, hanno l'obbligo di presentare i cavalli rispettivi per il palio a sorteggio. la mancanza di qualche cavallo, verrà sostituito con altri.
Si procederà all'estrazione nel modo seguente:
L'assessore estrarrà le contrade, i cui rappresentanti saranno invitati ad estrarre successivamente il numero del cavallo e il nome del fantino. Contemporaneamente sarà esposta al pubblico la bandiera della contrada estratta col numero del cavallo avuto in sorte.
Per ultimo sarà proceduto all'estrazione dell'ordine, con il quale i cavalli devono entrare fra i due canapi.
Quindi i fantini indosseranno i costumi da corsa delle contrade che corrono e muniranno la briglia del cavallo di analogo distintivo.
Dopo la corsa, i fantini dovranno ricondurre i cavalli nella Corte del Podestà per riconsegnarli ai proprietari.
Avvertiamo che i cavalli saranno contrassegnati con i medesimi numeri, con i quali furono consegnati nel primo Palio.
La Selva ebbe il n.1, il Bruco il n.2, il Nicchio il n.3, la Pantera il n.4, la Torre il n.5, la Civetta il n.6, la Lupa il n.7, l'Aquila il n.8, il Leocorno il n.9, ed il Drago il n.10.
Tenendo presenti questi dati, quando oggi saranno esposte al pubblico le bandiere delle contrade sorteggiate e i numeri dei respettivi cavalli, si potrà giudicare della forza dei cavalli toccati in sorte alle contrade e fare fondati prognostici sull'esito della corsa.
A questa corsa indovinata per la sua originalità e interessantissima per la focosa gara, cui ha dato luogo, assisteva ieri sera un pubblico numeroso quasi quanto quello dell'altro giorno.
Alle 18,30 i carabinieri a piedi e a cavallo e gli agenti di P. S. avevano già sgombrata la pista.
Quindi da una finestra del secondo piano del Palazzo comunale sono state annunziate le contrade ed i numeri dei cavalli estratti a sorte, in quest'ordine: Aquila, cavallo N.3, che nella corsa del palio aveva il Nicchio; Torre, cavallo N.5, che aveva nella corsa del Palio; Drago, cavallo N.9, che aveva il Leocorno; Oca, cavallo N.2, che aveva il Bruco; Onda, cavallo N.7, che aveva la Lupa; Lupa, cavallo N.4, che aveva la Pantera; Pantera, cavallo N.10, che aveva il Drago; Istrice, cavallo N.6, che aveva la Civetta; Civetta, cavallo N.1, che aveva la Selva; Chiocciola, cavallo N.8, che aveva l'Aquila.
L'estrazione dei fantini, il vestirsi di costoro ed il montare in sella, ha fatto perdere una mezz'oretta di tempo, facendo così impazientire il pubblico.
Alle ore 19 i fantini sono usciti dal cortile del Podestà, brandendo il tradizionale nerbo.
Tra i due canapi hanno preso posto nell'ordine seguente: Drago, Istrice, Aquila, Onda, Civetta, Lupa, Chiocciola, Pantera, Torre e Oca.
La mossa è stata data magnificamente dal dott. Mecucci.
I cavalli sono partiti in gruppo serrato. Hanno preso subito la testa i fantini del Drago, dell'Istrice e della Pantera.
L'Istrice presso San Martino è venuto primo, seguito dalla Pantera e dall'Oca.
Quest'ultima al secondo giro ha sorpassato le altre e si è mantenuta prima sino al termine della corsa. Il fantino, maneggiando continuamente ed energicamente il nerbo, ha tenuto sempre addietro la Pantera.
Una corsa così combattuta, così emozionante non si era veduta da molti anni. Il pubblico, elettrizzato, manifestava chiaramente il suo vivo entusiasmo.
Il fantino dell'Oca, Alduino Emidi, detto Fracassa o Zaraballe, è andato a cadere, estenuato, tra le braccia dei carabinieri e delle guardie di città che in gran numero gli si sono serrati intorno; tuttavia ha ricevuto una bastonata da un nicchiaiolo, perché, avendo questo fantino corso per il Palio nel Nicchio e su di un cavallo buono, non aveva riportato la vittoria. Il bastonatore è stato arrestato.
Durante questo episodio veniva consegnato il Palio, opera del signor Corrado Potenti, agli ocaioli, i quali, in mezzo a grida assordanti di giubilo, lo hanno preso e portato in trionfo nel rione.
Intanto il fantino, nonostante le sue proteste, è stato condotto a viva forza al Municipio, dove, per prescrizione, si dovevano recare tutti i fantini, appena terminata la corsa.
Molti hanno creduto che fosse stato arrestato e si son messi a gridare che rilasciassero il fantino.
Durante il percorso dalla mossa al Comune sono nati numerosi, ma insignificanti tafferugli.
Ci si dice che un carabiniere sia anche caduto in terra.
Sono stati fatti altri tre arresti, e gli arrestati sono stati condotti nel cortile del Podestà, di cui sono stati chiusi i cancelli in faccia al pubblico che vi era accorso gridando e protestando.
I presenti sono stati spinti indietro e trattenuti dai numerosi carabinieri e guardie.
Si è continuato a chiedere rumorosamente la libertà degli arrestati. Il clamore è durato più di un'ora.
Ad un certo momento è sopraggiunto il procuratore del Re cav. Ghidoli, il quale ha spiegato un'ammirevole opera di pacificazione.
Gli arrestati sono stati lasciati in libertà e fatti uscire da una porta di Salicotto ed il fantino, circondato da carabinieri e di agenti, è stato accompagnato in Fontebranda, seguito da un codazzo di ragazzi che gridavano e fischiavano.
Al contrario, nel rione, il comparire del fantino è stato accolto da applausi entusiastici.
Nelle sale della contrada, già aperte e piene di persone, il fantino è stato da tutti vivamente complimentato per la bella vittoria, guadagnata con la sua bravura.
Sino a tarda ora il rione è stato festante e affollatissimo.
Il Palio è stato portato in trionfo nei rioni delle contrade alleate.
La contrada dell'Oca ha riportato con questa la 47a vittoria.
I premi in danaro offerti dalla Società dei Commercianti ai fantini, furono così distribuiti, secondo il loro ordine di arrivo al traguardo: Oca, Emidi Alduino L. 100; Pantera, Beligni Sallustio L. 70; Torre, Sampieri Guido L. 40; Lupa, Leoni Domenico L. 30; Aquila, Menichelli Francesco L. 20; Istrice, Menichetti Alfonso; Civetta, Fradiacono Domenico; Drago, Cerpi Giulio; Chiocciola, Del Porro Pilade e Onda Meloni Angelo, L. 10 ciascuno.