PROVE DI NOTTE, ANTIPASTO DEL PALIO News inserita il 12-08-2016
Corse le batterie, due cadute sul tufo.
Le prove mattutine regolamentate hanno aperto ufficialmente la kermesse paliesca di agosto 2016. Nessuna novità dalle batterie di questa mattina, da registrare due cadute: quella di Carrus nella terza prova e quella di Giannetti nella settima. Si è rivisto a cavallo, dopo l'infortunio, Alberto Ricceri ed è tornato a montare in Piazza del Campo, dopo la squalifica, Andrea Mari.
Occhi di tutti (compreso il mossiere Fabio Magni presente in Piazza) puntati inevitabilmente sulla prima prova, quella che vedeva Ondina Prima (montata da Dino Pes), ma in particolare Pestifero, con Giannetti e Osama Bin (con Murtas). Tre cavalli, chiamati dai veterinari al serio impegno, e che sul tufo hanno dato buona mostra di sé e che adesso sperano di rientrare nel lotto dei 10 soprattutto se si andrà, e niente fa pensare al contrario, verso il lotto in alto. Buoni, sempre nella prima prova, gli spunti anche di Orgolese e Rocco Nice.
La seconda prova è l’occasione, come detto prima, di rivedere a cavallo Alberto Ricceri, di nuovo a cavallo dopo l’infortunio, che ha ritrovato la piazza e sogna anche di vestire un giubbetto (domani mattina farà la tratta per valutare le sue condizioni). Salasso ha montato (scambiandosi con Jonatan Bartoletti) Rocco Ro spingendo bene il barbero; da tenere d’occhio anche Solu Tue Due e Sunto.
Nelle altre prove i ritmi si abbassano, ma spiccano comunque le buone andature di Laramy, Rodrigo Baio, Resolza, Re Bull e Sceicco. Poco altro da segnalare in queste prove, ad eccezione di Salasso che continua (prima Parledi poi Sognadora) a montare e della caduta a San Martino di Luigi Carrus da Saburghesa. Si arriva così pian piano alle ultime tre prove, quelle riservate ai cavalli di 4 anni, che chiudevano il loro percorso questa mattina ma che hanno comunque avuto modo di fare un assaggio di Piazza in attesa del prossimo anno quando potranno, chissà, rientrare nelle scelte dei capitani.
Adesso sale l’attesa per conoscere gli ammessi alla Tratta di domani mattina, ovvero coloro che andranno ad aggiungersi ai 12 cavalli già comunicati. Poi comincerà ad impazzare il totolotto, per provare a capire chi saranno i dieci che saranno scelti dai capitani. Ma se a luglio la sensazione era quella di un lotto verso il basso, o comunque equilibrato, domani vedremo con ogni probabilità il tanto atteso lotto in alto, con almeno 4-5 cavalli che possono far sognare i contradaioli.
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QUATTRO BATTERIE E TANTI BUONI SPUNTI. E ADESSO L'ATTESA PER L'ASSEGNAZIONE News inserita il 13-08-2016
Turbine vince la prima batteria su Remistirio; Giannetti la seconda su Sapore Baio; nella terza vittoria di Deriu con Renalzos. Nell'ultima vittoria per Congiu su Questurino
PRIMA BATTERIA
2 SOLU TUE DUE - Francesco Caria
14 QUASIMODO DI GALLURA - Giuseppe Deriu
7 REMISTIRIO - Elias Mannucci
5 PESTIFERO - Alessio Giannetti
9 ROCCO RO - Rocco Betti
19 PARLEDI - Adrian Topalli
25 ROCCO NICE - Giosuè Carboni
R 18 SMERALDO NULESE - Federico Guglielmi
Dopo ben tre mosse false si può andare. Buono spunto alla mossa di Solu Tue Due, con Tremendo che riprende subito il cavallo. Passa Parledi, ma al primo San Martino va in testa Remistirio spinto forte da Elias Mannucci. Turbine fa galoppare forte il proprio barbero e compie i tre giri a buon ritmo, andando a vincere la batteria su Parledi.
SECONDA BATTERIA
31 MOROSITA PRIMA - Alessio Giannetti
26 OSAMA BIN - Sebastiano Murtas
1 PREZIOSA PENELOPE - Francesco Caria
20 SAPORE BAIO - Federico Guglielmi
17 MOCAMBO - Enrico Bruschelli
27 OPPIO - Giuseppe Angioi
33 PORTO ALABE - Luigi Carrus
R 23 ONDINA PRIMA - Dino Pes
Mossa rapida ma sicuramente rivedibile (almeno 3 cavalli restano alla mossa) con Sapore Baio che prende la testa. Dietro nessuno spinge il cavallo e il ritmo degli altri sette è a dir poco blando. Guglielmi spinge per tutti i tre giri e vince la batteria mentre dietro si chiude la batteria a passo o poco più forte
TERZA BATTERIA
4 SUNTO - Alessio Giannetti
21 SOLERO - Sebastiano Murtas
29 REMOREX - Jacopo Pacini
10 SOLEANDRO - Michel Putzu
15 RENALZOS - Giuseppe Deriu
3 LARAMY - Luigi Carrus
12 QUARZUS - Alberto Ricceri
16 FULMINE FEMMINA - Salvo Vicino
R 30 RADESKI - Andrea Coghe
Nove cavalli nella terza batteria e tanti soggetti nuovi. Mossa relativamente veloce, con Sunto che esce bene dai canapi seguito da Renalzos e Fulmine Femmina. Deriu passa all'esterno a San Martino e va in testa proseguendo a buon ritmo. Dietro buona andatura di Sunto e di Salvo Vicini che prova a spingere Fulmine Femmina. Deriu continua a galoppare forte per tutti i tre giri e vince la batteria.
QUARTA BATTERIA
32 MISSISSIPPI - Alessio Giannetti
22 REYNARD KING - Sebastiano Murtas
11 QUE MASCA - Michel Putzu
8 QUERIDA DE MARCHESANA - Alessandro Cersosimo
13 ORGOLESE - Mattia Chiavassa
24 QUESTURINO - Alessandro Congiu
28 QULPA DI GALLURA - Federico Arri
R 6 QUADRIVIA - Jacopo Pacini
Quadrivia di rincorsa palesa gli stessi problemi di luglio nell'entrare tra i canapi, ma quando Jacopo Pacini ci riesce il mossiere invalida la mossa. Quadrivia entra senza problemi la seconda volta e parte primo Questurino seguito da Qulpa e Quadrivia. Posizioni invariate dopo San Martino e ritmo che si mantiene buono. Sempre Congiu davanti ad Arri anche per il secondo ed il terzo giro e Questurino vince la batteria
Si chiude senza la batteria di recupero la prima parte di questa lunga mattinata. Palla che adesso passa a veterinari e capitani per definire il lotto dei 10. Con la sensazione che si andrà verso l'alto e che vedrà tra i 10 tanti cavalli importanti.
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PALIO, PRIMA PROVA SENZA TANTI SUSSULTI: VINCE LA Civetta News inserita il 13-08-2016, di Claudio Bicchi
Bella partenza per Pantera, Drago e Bruco.
Prima prova senza tanti sussulti ma con tantissimi contradaioli e turisti presenti in Piazza del Campo curiosi di vedere le accoppiate, che si sono create dopo l'assegnazione dei cavalli, finalmente sul tufo.
Bello spunto dai canapi per Pantera, Civetta, Drago e Bruco. Buon primo giro per Carburo su Ondina Prima che si vede poi superare dalla contrada del Castellare subito dopo la curva del Casato. La Civetta continua la sua corsa e, mentre tutti gli altri hanno già iniziato a fermare i cavalli, Bighino e Porto Alabe, in assoluta scioltezza, vanno a vincere questa prima prova del Palio del 16 Agosto 2016.
Domattina, alle 9, si torna sul tufo per la seconda prova che vedrà le contrade alla Mossa con l'ordine inverso rispetto a stasera.
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IL Leocorno VINCE LA SECONDA PROVA News inserita il 14-08-2016
Buono galoppo della Giraffa nei primi due giri, poi Brigante prende la testa.
Si torna sul tufo con l’ordine al canape inverso rispetto a quello di ieri sera e quindi con il Leocorno di rincorsa. Un po’ di movimento tra i canapi, tanto che il mossiere si vede costretto a far uscire i cavalli per provare a calmare la situazione. Allineamento che comunque viene trovato senza grandi problemi e quando Brigante entra, buono è lo spunto di Nicchio, Tartuca e Drago (con quest’ultime che richiamano subito il cavallo). Al primo San Martino gira in testa la Giraffa, seguita da Civetta, Nicchio e Leocorno. Sebastiano Murtas spinge Reynard King e impone un gran ritmo anche per tutto il secondo giro, provando il proprio cavallo prima di riprenderlo. Da dietro risale il Leocorno con Carlo Sanna che fa galoppare Remistirio e va in testa all’inizio del terzo giro. Dietro rallentano di fatto tutte e Brigante può andare a vince la terza prova. Stasera, alle 19.15, la terza prova.
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IL Bruco VINCE LA TERZA PROVA News inserita il 14-08-2016
Gingillo e Smeraldo Nulese davanti a tutti.
Prova numero 3 questa sera in Piazza, con le 10 accoppiate che tornano sul tufo. Al canape si entra con l'ordine d'assegnazione, la Civetta al primo posto e il Bruco di rincorsa. Dopo una prima mossa falsa (la Giraffa forza, il canape non va giù e cade Sebastiano Murtas) la mossa è buona. Parte bene la Civetta, così come la Pantera, con entrambe le contrade che comunque riprendono subito in mano il cavallo e si fanno sfilare da Leocorno e Bruco. Brigante si presenta davanti a tutti al primo San Martino seguito da Gingillo. Posizioni invariate al Casato, poi il Leocorno rallenta e si lascia sopravanzare dal Bruco. Gingillo e Smeraldo Nulese, una volta presa la testa, proseguono con un buon ritmo e Giuseppe Zedde "prova" il prorprio barbero. Posizioni che non cambaino nel terzo giro dove, di fatto, l'andatura cala vistosamente e non cambia più niente, con il Bruco che vince la terza prova. Si arriva così alla metà dei 4 giorni di Palio con, come sempre, certezze e dubbi che si mischiano su quello che potrà essere la Carriera. Intanto domani mattina si torna sul tufo per la quarta prova
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QUARTA PROVA: MOSSA AGITATA, VINCE LA Giraffa News inserita il 15-08-2016
Tanto movimento tra i canapi, Grandine fa galoppare Reynard King.
Il giorno della vigilia. Meno uno al Palio e cavalli di nuovo sul tufo per la quarta prova. Mossa complicata, con tantissimo movimento tra i canapi e con quasi nessuna delle 9 contrade che mantiene il proprio posto. Il mossiere intima l'ordine e di non forzare e, quando per la prima volta, la Civetta entra il canape si abbassa ma scoppia anche il mortaretto e la mossa è annullata. La seconda mossa è invece quella buona, con Bruco, Aquila, Drago e Leocorno che scattano per prime. Al primo San Martino gira prima Tittia, con la Giraffa subito dietro che, all'uscita di San Martino, va in testa. Grandine spinge Reynard King anche per tutto il secondo giro, mentre da dietro è Trecciolino a risalire forte con Mississippi. Nel terzo giro le posizioni non cambiano e il ritmo si abbassa come visto anche nelle altre prove. Stasera la Prova generale, preceduta dall'immancabile carica dei carabinieri.
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LA PANTERA VINCE LA PROVA GENERALE News inserita il 15-08-2016
Carburo e Ondina Prima sbaragliano la concorrenza.
La sera della vigilia. Ventiquattr'ore e sarà Palio. Stasera è stato il momento della penultima prova, utile per cercare di limare gli ultimi dettagli e capire dove lavorare nel poco tempo restante. È un'attesa lunga quella che precede la Prova generale, con la mossa che sfiora i 30 minuti. Prima però è stato il momento dei carabinieri, applauditissimi da tutta la Piazza, che hanno sfilato per la consueta carica. Poi, sul tufo le 10 contrade. Mossa lunghissima come detto e tra i canapi non diminuisce il movimento rispetto alle precedenti prove. Dopo due mosse false, alla terza si può andare. L'uscita della Lupa è importante, seguita dal Leocorno, mentre nella parte alta il Drago prende ancora bene il tempo di mossa salvo poi riprendere subito il cavallo in mano. Al primo San Martino è ancora Scompiglio davanti che fa galoppare forte Preziosa per tutto il primo giro. Dietro c'è il Leocorno, con Brigante che dopo il prima San Martino rallenta l'andatura. Intanto risale il Nicchio, ma sopratutto la Pantera con Carburo che prende la testa al secondo San Martino e spinge Ondina. Nel terzo giro (ormai consuetudine di questo Palio) l'andatura cambia vistosamente e non cambia più niente. La Prova Generale va alla Pantera.
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AL BRUCO LA PROVACCIA: STASERA IL PALIO News inserita il 16-08-2016
Vince Gingillo in una prova dal ritmo basso.
Si torna sul tufo per l’ultima volta prima del Palio, a poco meno di 10 ore dalla Carriera di questo agosto 2016. Mossa insolitamente rapida, con la Lupa che entra subito e il mossiere fa partire i cavalli. Lo scatto migliore è quello della Civetta, seguita da Bruco e Giraffa (che rallenta immediatamente). A San Martino si fa vedere anche la Tartuca, che risale fino al secondo posto e gira dietro alla Civetta. Nessuno forza e il ritmo è basso fin dal primo giro. Civetta, Tartuca e Bruco iniziano davanti a tutti il secondo giro, con Trecciolino che poi rallenta vistosamente. Civetta e Bruco proseguono fianco a fianco per tutto il resto della prova, senza spingere, e così si arriva al terzo giro, quando Gingillo guadagna la testa e va a vincere la Provaccia. Le prove si chiudono qui e adesso sale inevitabilmente l’attesa in attesa del Palio. Tutte e 1’ le contrade segnano, con tante accoppiate che, tra pregi e difetti, hanno motivo per pensare di esser protagoniste e giocarsi le proprie carte.
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Lupa PREZIOSA, PENELOPE TESSE IL CAPPOTTO News inserita il 16-08-2016
Jonatan Bartoletti bissa il successo di luglio.
Ancora Lupa, di nuovo Lupa, cappotto Lupa. Vince Jonatan Bartoletti, vince una Carriera meravigliosa. Vince Preziosa Penelope che fa due su due e porta a casa il secondo Palio. Una mossa relativamente veloce, sorpassi e contro sorpassi e alla fine i migliori due barberi del lotto si ritrovano a giocarsi la vittoria.
Nicchio, Civetta, Giraffa, Aquila, Pantera, Drago, Bruco, Leocorno, Lupa e Tartuca di rincorsa: questo l'ordine alla mossa. Tra i canapi c'è movimento continuo con Aquila e Pantera costantemente fuori posto e tutte le altre a cercare il giusto spazio. La Tartuca entra una prima volta, ma il mossiere annulla; Trecciolino entra di nuovo, ma la mossa è ancora falsa. Alla terza volta tutto è buono, il canape si abbassa e si va. Il Nicchio prende il tempo meglio di tutti e scatta davanti, seguito da Drago, Giraffa e Lupa che risale forte all'esterno. Al primo San Martino Bellocchio gira primo, dietro Drago e la Lupa che in uscita passa la Giraffa. Si arriva così al Casato, con ancora Nicchio in testa e dietro Drago e Lupa. Brio esce fortissimo dal Casato ed infila il Nicchio che, davanti alla Fonte, si fa superare anche dalla Lupa. Intanto dietro risale l'Aquila, mentre la Giraffa si ferma per un presunto, ma al momento non confermato, problema al cavallo. Posizioni invariate al secondo San Martino con Drago e Lupa davanti e Nicchio che resta scosso per la caduta di Bellocchio. Si viaggia fortissimo in testa, il Drago davanti, la Lupa subito dietro fino al terzo giro: Scompiglio entra strettissimo, supera Brio inventandosi un varco che Andrea Mari non riesce a coprire. La Lupa gira prima a San Martino, con Jonatan Bartoletti che tira su il cavallo che mostra un piccolo cedimento. Scompiglio nerba forte il proprio barbero e guida sicuro, al Casato gira primo e per gli altri non c'è più niente da fare. Il cappotto è servito, come non succedeva dal lontano 1933, un fantino, un cavallo e, inevitabilmente una Contrada, vincono sia a luglio che ad agosto. Un Palio, come detto, bellissimo, appassionante, con uno Scompiglio che trionfa di nuovo (quarta volta in Carriera). È festa per la Lupa, di nuovo che in Piazza durante il giubilo sfila con i due Cenci uno a fianco all'altro.
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LA Lupa RISCRIVE LA STORIA E SI CUCE UN "CAPPOTTO" FAVOLOSO PER L'INVERNO News inserita il 16-08-2016, di Roberto Morrocchi
Nel duemila è la prima contrada che riesce a vincere due palii nello stesso anno. E chissà se altri potranno mai eguagliare il trionfo della gente di Vallerozzi.
Volevate la storia? E la storia è qui, sul Campo! La Lupa con Preziosa Penelope e Jonathan Bartoletti fa suo il Palio e si cuce addosso un “cappotto” favoloso. Storico, perchè nel lontano 1933 vinsero per la Tartuca lo stesso cavallo Folco e lo stesso fantino Ganascia, mentre la Giraffa farà cappotto con Beppino Pes ma con barberi diversi nel 1997. Insomma nel duemila, nell'albo che fa storia ci sono solo loro. E chissà se altri potranno mai eguagliare il trionfo della gente di Vallerozzi.
Il Palio dedicato alle donne che nel 1947 conquistarono il diritto di votare ed essere votate, è stato un gioco a due fra due “femmine”,Preziosa e Morosita, che insieme all'Oppio dell'Aquila e il Mississippi della Tartuca erano additate fra le favorite assolute.
Quando la Preziosa Penelope, con il numero uno, da prima donna ha scelto di tornare in Vallerozzi la sorte si è tolta la classica benda.
Il Capitano aveva aperto gli occhi solo quando il sindaco aveva accoppiato la numero uno alla sua Lupa e tutti – subito – ci hanno creduto con fede cieca nel cappotto.
Ma un favoloso barbero deve essere condotto da un un fantino principesco e il Jonathan Bartoletti, Scompiglio, di stasera si è rivelato, se qualcuno nutriva ancora qualche dubbio, un grandissimo del Campo. Andate a rivedere il coraggio con il quale si infila allo steccato per superare una Morosita che stava perdendo qualche colpo. Ci sarà chi addosserà la responsabilità del sorpasso al Mari. Io invece sono convinto che il merito è tutto del Bartoletti che folgora, letteralmente, Brio e l'undicenne Morosita.
E che dire di come Scompiglio riesce a risollevare dal tufo la sua Preziosa cavallina quando rischia di cadere, inciampando, al terzo San Martino.
Onore alla Lupa e alla gente di Vallerozzi. Un bravissimo al Gragnoli, l'uomo giusto al posto giusto. Il ragazzo dal ciuffo biondo che ha stretto un patto di ferro con la dea fortuna.
Ma la carriera ci dice tante altre cose. Ci dice che il Palio si può fare anche con Mocambo.
Certo dietro venivano su alla grande e Bellocchio poco poteva fare. Magari se chiudeva a cavallo avrebbe fugato ogni dubbio sulle sue capacità.
La carriera ci conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che larincorsa è penalizzata. Comunque! Ci sono barberi forti veloci pronti e preparati che scappano via prima di lei. Trecciolino in questo Palio non mi pare che abbia capito tanto. Ha fatto partire – non so quanto volutamente – suo figlio, ma poi si è nascosto, entrando in una nuvola grigia. Così come ilPusceddu che ha provato a lanciarsi, ma dopo aver indugiato troppo per quasi un giro.
Il Tittia aveva la Pantera accanto....e Giosuè Carboni ha interpretato alla perfezione il ruolo che in Stalloreggi gli avevano affidato. Insomma non ha mollato la presa, mordendo ai finachi con la precisa Ondina la rivale Aquila.
Ha rotto l'anima al Tittia dal primo momento e dopo la partenza l'ha tenuto su alto ai palchi. E se il Tittia non avesse usato con foga il nerbo l' Aquila sarebbe rimasta in fondo al gruppo. Oppio va e il Tittia ha fatto di tutto, ma quando una Morosita ed una Penelope ti hanno succhiato trenta-quaranta metri non puoi fare più niente.
Gli altri? Comparse, anche se Grandine, Brigante e soprattutto Gingillo qualcosa hanno cercato di fare. Ma non entrano nemmeno nelle fotografie.
No la protagonista assoluta è stata una sola, la Lupa, con la femmina di 8 anni, Preziosa Penelope e un incredibile Jonathan Bartoletti detto Scompiglio.
Come ebbe a dire Aceto “Il Palio chi non lo vince, lo perde” e allora una sola vince – con il Cappotto – e tutti gli altri perdono.
Dal 17 agosto a Siena avanza....l'inverno. Beati quelli di Vallerozzi che un cappotto l'hanno acquistato per tempo. Gli sarà costato caro, non discuto, ma per un evento storico, entusiasmante e tanto “prezioso” che fai, guardi all'euro?
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SCOMPIGLIO A NERBO ALZATO, VALLEROZZI SI METTE IL CAPPOTTO News inserita il 17-08-2016
La Lupa ha fatto "cappotto". I pronostici c’erano tutti anche se, nel Palio, niente è prevedibile e tutto può accadere. Come un volo e la Lupa, con la stessa determinazione, stesso cavallo e stesso fantino, ha conquistato la sua trentaseiesima vittoria.
La corsa è finita con il nerbo alzato di Jonatan Bartoletti, detto Scompiglio, alla sua quarta vittoria. L’ultima lo scorso 2 luglio e con lo stesso cavallo: Preziosa Penelope che per due volte ha vinto la sua sfida sul tufo. Siena, incredula, ha assistito a un "cappotto" (questa la definizione quando, nello stesso anno, una Contrada vince due Carriere, ndr).
Un evento eccezionale che raramente accade. Solo due volte nel Novecento, nel 1933 fu la Tartuca, l’ultima volta, con la Giraffa, nel 1997.
Tra i canapi Nicchio, Civetta, Giraffa, Aquila, Pantera, Drago, Bruco, Leocorno, Lupa, e la Tartuca di rincorsa.
Dopo due partenze annullate a partire in testa il Nicchio inseguito dalla Civetta e Giraffa.
Alla prima curva di S. Martino dietro al Nicchio il Drago, la Giraffa e la Lupa, ma al primo Casato la Lupa ha rimontato posizionandosi terza, e sarà prima al terzo giro di S. Martino. Inutile ogni tentativo di rimonta del Drago.
Una corsa combattuta con il fiato sospeso. Gli occhi dei senesi puntati sulla Contrada del cuore, mentre urla di incitamento si levavano dal quel catino infuocato a forma di conchiglia. Uno spazio civico unico, perché capace di far rivivere, nel presente, la memoria storica di Siena. E’ qui che passione, forza, coraggio, sacralità e fede, si ritrovano da secoli, ogni 2 luglio e 16 agosto.
I contradaioli di Vallerozzi hanno conquistato quel premio tanto desiderato, il drappo di seta dipinto dall’artista belga Jean-Claude Coenegracht, dedicato al 70° anniversario del voto alle donne. Ma l’emozione in Piazza è continuata a salire anche subito dopo la corsa quando i contradaioli della Lupa sono arrivati con il drappellone vinto a luglio e, con i due drappi, hanno iniziato a festeggiare la vittoria riportata sul Campo.
Il sole caldo di mezz’agosto ha abbandonato il tufo, adesso a scaldare è l’euforia della vincita, per chi ha perso, invece, è già inverno. Dovranno aspettare mesi per tornare a sperare. A sperare in quello che solo i senesi sognano: un cavallo vittorioso e un pezzo di stoffa che, per loro, vale più di qualsiasi bene materiale.
Euforia pura ha invaso il Duomo. I lupaioli sono arrivati a centinaia, dentro il fruscio di seta e il rullo dei tamburi. Hanno cantato il Te Deum per ringraziare la Madonna Assunta in cielo, in onore della quale si corre questo Palio di agosto. Un tripudio di popolo in festa dove l’individualità si fonde con la collettività, perché nata e cresciuta sotto una stessa araldica. La Contrada, del resto, è segno identitario indelebile. Un senso di appartenenza e amore difficile, se non impossibile, da comprendere.
Mentre nel mondo si seguivano le Olimpiadi di Rio, a Siena, nel cuore della Toscana, l’attenzione era solo su questa corsa secolare. Unica. Incredibile. Magica. Come sempre.
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DALLA CUFFIA AL CAPPOTTO News inserita il 18-08-2016, di Davide Donnini
Numeri, statistiche e curiosità sulla storica vittoria della Lupa.
Poco più di un mese fa indossava la scomoda cuffia di nonna, adesso la Lupa può uscire con il cappotto, indumento certamente inadeguato con la calura estiva, ma indossato con gran piacere e con tanta soddisfazione dai lupaioli. Quello del 16 pomeriggio è il diciassettesimo cappotto nella plurisecolare storia del Palio, il secondo conquistato dalla Lupa (il primo è datato 1785 e realizzato con i fantini Dorino e Pacchiano), che raggiunge così a quota due Civetta (1761 e 1778), Tartuca (1886 e 1933) e Torre (1796 e 1896). In testa a questa particolare classifica c’è la Giraffa con tre cappotti (1807, 1897 e 1997). A quota uno troviamo Bruco (1842), Chiocciola (1850), Drago(1890), Nicchio (1834), Onda (1779) e Valdimontone (1781). Realizzare un cappotto è impresa difficilissima, farlo con la stessa accoppiata cavallo – fantino è cosa più unica che rara: in precedenza c’era riuscita solo la Tartuca nel 1933 con Folco e Ganascia, mentre la Giraffa realizzò il cappotto del 1897 con lo stesso cavallo, Febo, ma con fantini diversi (a luglio Scansino e ad agosto Massimino).
La Lupa, che non vinceva ad agosto da ben 68 anni, quando si impose con Noce montato da Ranco, con il trionfo di martedì scorso ha cancellato in un colpo solo tanti record negativi: la contrada di Vallerozzi non aveva infattimai vinto dalla decima trifora, né da estratta per il Palio di agosto e neppure quando sorteggiata insieme a Nicchio e Tartuca. Per la Lupa è stata inoltre la prima vittoria della storia con la Tartuca di rincorsa e quando ha corso d’agosto assieme al Nicchio.
Da ricordare infine come la Lupa sia stata la prima contrada a compiere un impresa incredibile e difficilmente ripetibile in futuro, vale a dire passare nell’arco di soli 45 giorni dalla cuffia al cappotto.