PALIO: UNA CADUTA, UN'ACROBAZIA E POCHE EMOZIONI ALLE PROVE DI NOTTE News inserita il 28-06-2016, di Davide Donnini
Il resoconto delle batterie notturne con pochi sussulti
Una caduta, un'acrobazia e poche emozioni hanno caratterizzato le Prove di Notte (oramai prove mattutine regolamentate di addestramento) di questo Palio del 2 Luglio 2016.
La caduta è avvenuta al primo San Martino della prima batteria, l'unica veramente entusiasmante. Nella seconda, Jacopo Pacini, scivola da Remorex al Casato, riesce a trattenere il cavallo e a rimontare subito in groppa. Nelle altre 6 batterie, invece, tutti hanno svolto il loro compitino in maniera regolare e con pochi sussulti.
Prima batteria: Lauretta Mia (Coghe); Mali Boom Boom (Murtas); Orgolese (Sanna); Quadrivia (Pacini); Soleandros (Putzu); Phatos de Ozieri (Bartoletti); Quebeck Sauro (Guglielmi); Querida de Marchesana (Cersosimo)
Galoppi sostenuti per tutti gli otto partecipanti ai quali era stato chiesto il serio impegno. Dura poco la batteria di Carlo Sanna. Brigante infatti cade al primo passaggio da S. Martino con una dinamica ancora da capire ed il suo Orgolese continua scosso per una decina di giri fermandosi poi al Casato. L’osservata speciale Quadrivia fa un paio di giri a buona andatura e poi rallenta. Sugli scudi anche Pathos de Ozieri e Lauretta Mia. Sicuramente questa la batteria più interessante di una mattinata che regala pochi sussulti.
Seconda batteria: Reynard King (Murtas); Que Masca (Putzu); Remorex (Columbu); Rocco Nice (Migheli); Sarbana (Siri); Quarzus (Pacchi + Chiavassa); Questurino (Congiu); Renalzos (E. Bruschelli)
Anche qui buoni galoppi in evidenza Reynard King, già ottimo in provincia, Sarbana e Remorex. Piccola difficoltà per Jacopo Pacini proprio in groppa a Remorex che, nell’affrontare il Casato, va giù con gli anteriori a causa del tufo rovinato. Pacini cade in piedi ma riesce a trattenere il cavallo con un gesto atletico notevole.
Terza batteria: Radeski (Coghe); Solero (Murtas); Rosa Bella (Putzu); Smeraldo Nulese (Guglielmi); Sunto (Giannetti); Piccolo Sogno (Carrus + Chiavassa); Rocco Ro (Bartoletti); Nicolas de P.ulpu (Mureddu + Colagè)
Ottima la prova di Rocco Ro con un Jonatan Bartoletti che come da tradizione impegna sempre i propri cavalli durante le prove notturne. Positivi anche Smeraldo Nulese e Sunto. Non male nemmeno la prestazione di Radeski. Da segnalare infine il ritorno in Piazza diDario Colagè sul suo Nicolas de P. Ulpu.
Quarta batteria: Laramy (Giannetti); Quore de Sedini (Bartolett + Bettii); Quinoa Prima (Vicino + Puddu); Re Bull (Chiti + Chiavassa); Remistirio (Mannucci); Resolza (Siri + Giobbe); Rodrigo Baio (Angioi); Romanzo per Anna (Caria)
Batteria caratterizzata da tanti cambi di monta al volo e poca andatura. Quelli più impegnati sono Quore de Sedini e Romanzo per Anna che conferma anche in Piazza le belle cose fatte vedere in provincia.
Quinta batteria: Rexy (Bartoletti + Betti); Rombo de Sedini (Chessa); S'Othieresu (Deriu); Sapore Bayo (Guglielmi); Savage (Colombati); Scandaloso (Donatini + Arri); Sceicco (Carboni); Sintenzia di Gallura (Columbu)
Poco da segnalare i questa quinta prova. Gli unici impegnati un po’ più forte sono statiSapore Bayo e Rexy. Per gli altri lavori tranquilli.
Sesta batteria: Sauzer (Putzu); Saburghesa (Giannetti); Salute (Mannucci); Sognadora (Angioi + Alessi); Solu Tue Due (Caria + Betti + Bartoletti); Soraya Brillante (Columbu); Su Dillu (Paddeu); Su Re (Sanna)
Settima batteria: Trikke (Putzu); Schietta (Carboni); Sorighittu (Caria + Betti); Tristezza (E. Bruschelli); Tabacco (Siri); Tauladu (Bussu); Trigu Moriscu (Todde); Tue Galana (Betti)
Ottava batteria: Rotegagiu (Putzu); Tornasol (E. Bruschelli); Trattu de Zamaglia (Siri + Cersosimo); Tale e Quale (Carboni); Tabar (Caria); Tighelzoene (Sanna + Farris); Tottubellu (Mari + Vicino); Tonina (Carrus)
Andature veramente blande in queste ultime tre batterie. Nelle ultime due in pista tanti cavalli futuribili di quattro anni (con la lettera iniziale T) sicuramente interessanti per gli anni a venire. Nell’ultima prova da notare la presenza di Andrea Mari su Tottubellu. Brio, squalificato per questa carriera di Provenzano, ha voluto comunque calcare il tufo per qualche giro sul cavallo di Paolo Neri in allenamento da Tonino Cossu, prima di lasciare spazio a Salvo Vicino.
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PALIO DI SIENA DEL 2 LUGLIO: 31 I CAVALLI AMMESSI ALLA TRATTA News inserita il 28-06-2016
Le batterie si svolgeranno domani dalle ore 9. Poi seguirà l'assegnazione dei barberi alle contrade.
Sono 31 i cavalli ammessi alla Tratta del Palio di Siena del 2 luglio 2016 che si terrà domani, mercoledì 29 giugno, dalle ore 9. Poi seguirà l'assegnazione dei cavalli.
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PALIO, 29 CAVALLI PER LE BATTERIE News inserita il 29-06-2016
Rispetto a quanto comunicato ieri non ci sono Lauretta Mia e Rosa Bella.
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TANTI SPUNTI DALLE BATTERIE, ADESSO ATTESA PER IL LOTTO News inserita il 29-06-2016
Vincono Oppio, Que Masca, Sarbana, Questurino e, in quella di recupero, Sunto. Esordio sul verrocchio di Magni, ma le mosse non convincono.
È Palio. Dopo un lungo inverno si torna sul tufo per la prima Carriera del 2016. Sono 29 i cavalli presentati questa mattina, che sono stati suddivisi in 4 batterie.
PRIMA BATTERIA
8 OSAMA BIN - Sebastiano Murtas
5 PHATOS DE OZIERI - Rocco Betti
7 QUADRIVIA - Jacopo Pacini
23 RAKTOU - Alessio Migheli
3 PREZIOSA PENELOPE - Francesco Caria
26 OPPIO - Giuseppe Angioi
R 1 PORTO ALABE - Alessio Giannetti
Tanti cavalli esperti nella prima batteria con Porto Alabe di rincorsa e dentro tanti soggetti che potrebbero far parte del lotto dei 10. La prima mossa di Fabio Magni è tranquilla e senza particolari problematiche. Mocambo entra velocemente: buono spunto in avvio di Phatos de Ozieri e Quadrivia ma è Oppio a prendere subito la testa. Angioi spinge forte il bianco barbero e galoppa bene per i primi due giri mentre dietro rallentano tutti. Terzo giro a ritmo estremamente blando con Oppio che va a vincere la prima batteria.
SECONDA BATTERIA
9 REYNARD KING - Sebastiano Murtas
10 QUE MASCA - Michele Putzu
4 QUERIDA DE MARCHESANA - Andrea Coghe
11 QUARZUS - Mattia Chiavassa
19 SMERALDO NULESE - Federico Gugliemi
22 ROCCO NICE - Alessio Migheli
R 18 MOCAMBO - Giuseppe Deriu
Forzatura al canape e prima mossa invalidata da Fabio Magni. Seconda mossa rivedibile, con Mocambo che non entra ma il mossiere abbassa comunque il canape. Scattano bene Smeraldo Nulese, Que Masca e Rocco Nice, con il primo che gira davanti a San Martino. All’inizio del secondo giro prende la testa Querida de Marchesana che spinge per tutto il secondo giro. Andrea Coghe tiene la testa per un giro intero, prima di lasciarsi superare da Que Masca che all’inizio del terzo giro va davanti a tutti. Proprio il soggetto montato da Putzu va a vincere con Rocco Nice nel finale che fa vedere un buono spunto.
TERZA BATTERIA
15 SOLERO - Sebastiano Murtas
2 SUNTO - Alessio Giannetti
6 ROCCO RO - Rocco Betti
25 SARBANA - Antonio Siri
13 ORGOLESE - Mattia Chiavassa
16 QUEBECK SUARO - Federico Guglielmi
R 28 QULPA DI GALLURA - Federico Arri
Ancora una mossa da rivedere nella terza batteria con il mossiere che abbassa il canape senza che la rincorsa abbia superato il verrocchino (e con Solero che resta fermo tra i canapi). Prende bene il tempo di mossa Rocco Ro (subito ripreso da Betti), poi è Sarbana con Antonio Siri che va in testa. Sarbana galoppa forte sul tufo, con anche Amsicora che ha voglia di farsi vedere (sperando chissà di trovare un giubbetto…). Dietro buoni spunti di Quebeck Sauro e Orgolese, ma la cavalla guidata da Antonio Siri tiene la testa impostando discrete traiettorie sul tufo e andando a vincere la terza batteria.
QUARTA BATTERIA
27 MALI BOOM BOOM - Sebastiano Murtas
29 RADESKY - Andrea Coghe
14 RENALZOS - Enrico Bruschelli
21 QUESTURINO - Alessandro Congiu
24 REMOREX - Jacopo Pacini
20 SOLEANDROS - Michele Putzu
12 PICCOLO SOGNO - Luigi Carrus
R 17 QUASIMODO DI GALLURA - Giuseppe Deriu
Prima mossa invalidata dal mossiere, con Enrico Bruschlli che cade da Renalzos (che poi galoppa per 4 giri prima di essere fermato) pochi metri dopo la mossa con il canape si abbassa forte troppo tardi, non scende bene e resta attorcigliato tra le gambe del cavallo facendo cadere Bellocchio. Si torna tra i canapi, ma prima di partire Fabio Magni fa uscire tutti. Escono bene Questurino e Radezky, con il primo, montato da Alessandro Congiu, che rimane in testa per tutti i tre giri. Dietro Radezky si fa vedere spingendo per i primi due giri prima di rallentare.
BATTERIA DI RECUPERO
19 SMERALDO NULESE - Federico Gugliemi
4 QUERIDA DE MARCHESANA - Andrea Coghe
22 ROCCO NICE - Alessio Migheli
2 SUNTO - Alessio Giannetti
13 ORGOLESE - Mattia Chiavassa
9 REYNARD KING - Sebastiano Murtas
R 28 QULPA DI GALLURA - Federico Arri
Si chiude con la batteria di recupero la prima parte della lunga mattinata del 29. Sette i cavalli richiamati sul tufo agli ordini del mossiere: prende bene il tempo Smeraldo Nurese così come Querida de Marchesana e Reynard King. Mantiene la testa il cavallo montato da Federico Guglielmi seguito da Murtas nel primo giro prima di rallentare il passo. Nel secondo giro prende la testa Sunto seguito da Orgolese. Buon galoppo per entrambi nei due giri rimanenti e Sunto che va a vincere la batteria.
Finiscono qui le batterie con tanti. buoni spunti per i capitani che ora saranno chiamati a definire il lotto dei 10. Lotto, come noto, che sarà livellato verso il basso e che potrebbe vedere un mix (5-6) tra cavalli che hanno già corso la Carriera e esordienti.
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PRIMA PROVA: SI PARTE SENZA RINCORSA News inserita il 29-06-2016
La Chiocciola vince la prima prova. Ma quanti problemi per Quadrivia per entrare tra i canapi
Prima prova di questo Palio di Provenzano e subito problemi. Se tutti gli occhi erano puntati sul mossiere e sul suo operato, la "scena" è stata tutta per Quadrivia. Il cavallo toccato in sorte al Nicchio, stasera di rincorsa, si è di fatto rifiutato di entrare. Trenta minuti di mossa, quattro uscite, con Tittia che ha provato in ogni modo spronare la propria cavalla e farla entrare. Cosa che non è riuscita e che ha visto il mossiere abbassare il canape, come detto dopo 30 minuti, con la rincorsa ben lontana dal verrochino. Prende bene il tempo la Lupa con Scompiglio, seguita da Bruco e Chiocciola. Lupa che tiene la testa per tutto il primo giro, prima di rallentare il ritmo e lasciarsi superare dalle altre due. Brigante, nel Bruco, spinge per tutto il secondo giro Reynard King, con Girolamo che fa altrettanto con Raktou. Chiocciola che prende la testa al terzo Casato, prima, così come tutte le altre, di rallentare vistosamente l'andatura. Nel terzo giro ritmo a dir poco blando e posizioni invariate: la prima prova va alla Chiocciola. Domani mattina, alle 9, di nuovo sul tufo. Con l'attenzione rivolta al cavallo del Nicchio, domani primo al canape.
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L'Istrice VINCE LA SECONDA PROVA News inserita il 30-06-2016
Affermazione di Turbine su Smeraldo Nulese. Quadrivia entra tra i canapi ma c'è curiosità per le prossime prove.
Prova numero 2 in vista di Provenzano e situazione Nicchio sicuramente da monitorare. Se da i tre giri emergono gli spunti di Istrice, Aquila e Oca, i problemi per il Nicchio dopo il rifiuto di ieri sera di entrare tra i canapi affievoliscono ma non scompaiono. Quadrivia riesce ad entrare tra i canapi abbastanza velocemente ma una volta entro resta distante dal primo canape senza riuscire a prendere una posizione ottimale. Come detto buono spunto di Istrice, Aquila e Oca alla mossa, con Elias Mannucci che prende subito la testa seguito Gingillo e Brigante. Dopo un primo giro sostenuto, Turbine rallenta l’andatura e si fa superare dall’Oca che prende così la testa per tutto il secondo giro. Nel terzo ritmo che si abbassa per tutti i cavalli, con i fantini che rallentano l’andatura. La prova va all’Istrice, con Turbine e Smeraldo Nulese. Stasera, ore 19.45, terza prova con ordine al canape d’assegnazione (ovvero quello in cui ieri sono stati assegnati i cavalli)
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TERZA PROVA, VINCE LO SCOSSO DELL'Aquila. INCOGNITA Nicchio News inserita il 30-06-2016
Renalzos primo a bandierino, Tremendo cade al primo Casato. Ancora problemi per Quadrivia ad entrare tra i canapi.
Prova numero 3 ricca di emozioni quella corsa in Piazza del Campo. Il Nicchio continua a rifiutare il canape e Tittia, dopo varie sollecitazioni, è costretto a scendere da cavallo e portare all'indietro Quadrivia dentro i canapi (con la cavalla che rimane comunque dietro gli altri barberi). Col Nicchio finalmente dentro (ma in previsione della Carriera tutti si domandano cosa potrà succedere...) la Lupa, di rincorsa, dopo qualche minuto entra e il mossiere abbassa al tempo giusto il canape. Ottimo spunto della Tartuca, seguita da Bruco e, più indietro, Aquila e Oca. Bighino rallenta dopo il primo San Martino e si lascia superare da Aquila e Oca, con Tremendo che cade, senza conseguenze, al primo Casato. Renalzos prosegue scosso seguito da Gingillo che va in testa e spinge per tutto il secondo giro. Rallenta anche l'Oca e lo scosso dell'Aquila prosegue a gran ritmo andando a vincere la terza prova. Domani mattina la quarta prova con l'ordine inverso rispetto a stasera. Con tanta curiosità (o forse sarebbe meglio dire apprensione) per vedere come si comporterà il cavallo del Nicchio.
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PALIO, C'È UN REBUS CHE SI CHIAMA Quadrivia News inserita il 30-06-2016, di Roberto Morrocchi
Nel delicato meccanismo del Palio c'è entrato un sassolino e tutto si sta facendo maledettamente difficile.
Quadrivia non sente ragioni. Rifiuta di avvicinarsi al verrocchino ed ovviamente, se non portata per mano e in retromarcia, evita scrupolosamente di entrare fra i canapi. Poi, se l'uomo ha avuto la meglio, si picca in seconda fila, si para e parte poi in ultimissima posizione.
Il Tittia rischia di diventarci matto mentre il Nicchio vede scendere ai minimi termini le quotazioni, invece alte, del dopo tratta.
E' un problema serio anche per il Mossiere che già ha un compito non semplice e che deve studiare bene, magari con l'assistenza del Sindaco e dell'Assessore al Palio, che almeno il Regolamento dovrebbero avere bene in testa, quali giuste contrarie adottare.
Nel Palio i vantaggi non si danno a nessuno. E' chiaro che quanto si è fatto per le prime tre prove non potrà essere fatto per la carriera. Insomma c'è un bel rebus da risolvere.
Mentre scrivo si rincorrono le voci sulla prossima destinazione del Tittia.
Poichè un cronista serio deve stare ai fatti...ed io serio lo sono...lascio a Voi lettori qualsiasi interpretazione rimandandovi alla verifica della prova della mattina del 1 di luglio.
Per ora il Tittia è nel Nicchio, così come il Tremendo Caria è nell'Aquila, le voci non le sento...
Il fantino è andato a battere con il ginocchio destro sul colonnino del Casato.
Renalzos, il castrone baio di Marcello Roti, galoppa che è un piacere ma tende a stringere sempre verso lo steccato di Piazza. Francesco Caria avrebbe dovuto saperlo...ora lo sa. Con questo barbero si può anche fare un gran Palio, a condizione che si abbia l'accortezza di tenerlo un po' più largo. Staremo a vedere.
Il Mocambo della Tartuca intanto si prende l'onore della prima pagina per come ha saputo sprintare fuori dai canapi. Se parte così per il Palio sono cavoli amari per tutti.
Si è poi assistito ad un discreto galoppo del Bruco e soprattutto dell'Oca, mentre le quotazioni della Preziosa Penelope della Lupa crescono, tanto da far presumere che l'Istrice, che pure ha nella stalla un ottimo Smeraldo, sia tentato di fare una carriera di difesa, mettendo, se possibile, un bastone fra le ruote della "macchina" da guerra di Scompiglio.
Da notare che Trecciolino non si fa...notare. Sta interpretando il Palio con la filosofia che predilige. Ora una scappata, qua e là una curva, mentre Phatos de Ozieri sembra un barbero in palla e adattissimo al Campo. Io ci credo nella voglia di vincere del Bruschelli e lo guardo con un occhio di riguardo.
Chiudo con una buona parola sul mossiere Magni. A me pare tranquillo, sereno, e competente, pur avendo tutte le stelle contro. Mi sbaglierò, ma forse abbiamo trovato un guardiano della mossa per i prossimi anni.
Ma della Chiocciola e della Giraffa non dici niente? Che devo dire...quando faranno qualcosa sopra le righe lo rimarcherò. Per ora siamo in un limbo, anche se Alessio Migheli detto Girolamo una prova l'ha vinta...
Se accade qualcosa e le voci si fanno realtà riprenderò il discorso con Voi anche durante la giornata del 1 Luglio, per sbilanciarmi poi nella Borsa del Palio la mattina del 2.
Poi la sera non ci resterà che incoronare il campione del drappellone della Misericordia.
E per ora è tutto....
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LA PROVA VA ALL'Istrice. Nicchio, PROBLEMA RISOLTO? News inserita il 01-07-2016
Turbine e Smeraldo Nulese chiudono davanti a tutti. E Quadrivia sembra prendere confidenza con il canape e risolvere le problematiche delle scorse prove.
Comincia con la quarta prova il giorno della vigilia del Palio. Si va tra i canapi con l’ordine inverso rispetto a ieri sera, con Lupa al primo posto e Istrice di rincorsa. Ma la nota di rilievo è quella riguardante il Nicchio: Quadrivia, dopo un nuovo iniziale rifiuto, entra tra i canapi guidata da Tittia. Molto movimento tra i canapi e prima mossa falsa, con Tittia che cade, senza conseguenze, in seguito ad una forzatura del proprio cavallo. Movimento che rimane anche quando si torna, Nicchio compreso e senza particolari problemi, tra i canapi (“calma” ripete più volte il mossiere).
Quando l’Istrice entra, il mossiere abbassa il canape e scattano bene Oca e Giraffa, con il Drago che sfrutta la posizione bassa per prendere la traiettoria interna e girare primo a San Martino. Trecciolino dopo un giro sostenuto rallenta Phatos e si fa sfilare, con l’Oca che prende la testa e Gingillo che fa galoppare Porto Alabe per tutto il secondo giro. Alll’inizio del terzo rallenta anche l’Oca, con la Giraffa che va in testa, seguita dall’Istrice che risale da dietro. Turbine fa scorrere Smeraldo Nulese, supera la Giraffa e va a vincere la quarta prova. Stasera prova generale, preceduta dall’immancabile carica dei carabinieri, e poi le cene della vigilia. Meno uno, domani è Palio.
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ATZENI E IL REBUS DEL PALIO News inserita il 01-07-2016, di Roberto Morrocchi
Quadrivia sembra essere rientrata nel novero delle serie pretendenti alla Carriera.
Giovanni Atzeni detto Tittia ha risolto il rebus e Quadrivia, splendida e snella, senza inutili orpelli, ha accettato, dopo il minimo sindacale di ritrosie, di entrare fra i canapi e di mettere il petto sul canape. Tocca ora allo stesso Atzeni abituarla ad uscire prontamente, ma Quadrivia sembra essere rientrata nel novero delle serie pretendenti al Palio. Immagino il sospirone di sollievo che ha tirato il Capitano del Nicchio!
Le voci sono restate, appunto, voci e anche nell'Aquila un rinfrancato Caria ha messo subito in chiaro le cose con il suo Renalzos.
Dalla mossa si è mosso primo pulito Gingillo che pare aver raggiunto un pieno affiatamento con il pronto Porto Alabe. La prova poi ci ha fatto vedere all'opera Trecciolino sul suo sempre più convincente Phatos. Il barbero stende che è una bellezza e dimostra di essersi adattato alla grande alle piegate di San Martino e del Casato.
Anche la Tartuca è sempre pronta alla mossa e insomma cominciano a delinearsi i valori delle dieci che si contenderanno, domani, il cencio.
Ma l'attesa, ammettiamolo, era tutta sul Nicchio. Se anche stamani Quadrivia si fosse piccata nel non accettare il verrocchino il Palio avrebbe assunto altre tonalità.
E' chiaro che con la risoluzione del rebus, il Nicchio torna ad essere con il grande Tittia uno dei favoriti, se non il numero uno, di questa carriera.
Anche lo Smeraldo dell'Istrice è forte e anche Turbine-Mannucci pare all'altezza della situazione.
Aspettiamo, allora, con una certa tranquillità l'esito della Prova Generale e domani sarò in grado di stilare un credibile borsino del Palio.
Vedremo chi è in toro e chi invece in orso...e forse potremo leggere il nome al listino del titolo più ricercato.
Succede poi che all'ultimo momento i valori possano subire contraccolpi. Ma questo è il bello del Palio.
Sempre – come canta la Gianna - "Bello e impossibile".
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PROVA GENERALE: UNA BELLA GALOPPATA, VINCE L'AQUILA News inserita il 01-07-2016
Il Nicchio entra senza problemi tra i canapi e la mossa è rapidissima: Tremendo con Renalzos davanti a tutti.
È Palio. I carabinieri sul tufo, il saluto al palco dei bambini e poi a quello dei capitani, prima della classica carica applaudita dalla piazza. Poi la prova generale, l’ultima serale, avvicina tutti verso la Carriera.
E per la prima volta nei 4 (per il momento 3) giorni tutto fila liscio e senza intoppi dopo i tanti dubbi delle scorse prove. Il Nicchio entra senza problemi tra i canapi e si ritaglia il suo spazio senza rimanere dietro. La mossa è velocissima, con la Giraffa che entra dopo pochi minuti. Il Drago prende il tempo di mossa meglio di tutti, con Trecciolino che però richiama subito Phatos. La Lupa va in testa con Scompiglio che spinge Preziosa Penelope e arriva, con diverse lunghezze di vantaggio, primo a San Martino seguito da Nicchio, Chiocciola, Tartuca e Aquila. La Lupa dopo un giro sostenuto rallenta il ritmo e si fa superare dall’Aquila davanti a Fonte Gaia. Tremendo rischia di nuovo di cadere a San Martino ma resta in sella a Renalzos e continua a spingere il proprio barbero. Dietro buon tempo di galoppo per la Giraffa con Bellocchio che testa Sarbana. Nel terzo giro rallentano, come consuetudine di questi giorni, praticamente tutti e l’Aquila va a vincere la Prova Generale. Domani mattina la Provaccia poi sarà Palio. Ancora 24 ore e poi i discorsi, le chiacchiere i tanti sé e ma lasceranno spazio alle certezze. Intanto stasera le cene propiziatorie nelle contrade che domani saranno al canape. Ci siamo, domani è il 2 luglio. Domani è Palio.
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PROVACCIA, POCHI SPUNTI IN ATTESA DEL PALIO News inserita il 02-07-2016
Vince l'Aquila una prova dove, dopo la mossa, rallentano tutti e scorrono senza forzare.
La messa del fantino, gli ultimi 3 giri delle 6 prove: i 4 giorni di Palio si avviano al loro epilogo e Siena come di consueto si ferma e freme in attesa della Carriera di questa sera. Tutti entrano tra i canapi senza problemi e la mossa è relativamente veloce (nonostante il cavallo della Chiocciola un po’ troppo nervoso). La Lupa prende il tempo meglio di tutti, seguita dal Bruco. A San Martino arriva in testa l’Istrice, seguita dall’Aquila e dal Drago. La prova finisce di fatto qui, con tutti i cavalli ripresi dai fantini e ritmo che si abbassa. Nei gli ultimi due giri praticamente si procede a passo, con Aquila e Istrice che si scambiano un paio di sorpassi ma senza mai forzare. La prova, così come ieri sera, va all’Aquila, con Tremendo e Renalzos. Si chiude qui il ciclo delle prove, un ciclo che ha visto le sue numerose difficoltà, ma che come sempre è servito alle 10 accoppiate per crescere e affinare l’intesa. E ora le ore più lunghe, quelle dell’attesa, quelle che precedono la Carriera. Ipotesi, probabilità, sogni, speranze: stasera il Palio vivrà il suo epilogo dopo 4 intensi giorni.
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UNA LUPA PREZIOSA VINCE IL PALIO News inserita il 02-07-2016
Capolavoro di Jonatan Bartoletti che riporta il Cencio in Vallerozzi dopo 27 anni.
La nonna si toglie la cuffia. Fa festa il rione di Vallerozzi con Scompiglio che riporta il Cencio nella Lupa dopo 27 anni con una corsa straordinaria. Oca, Drago, Lupa, Istrice, Chiocciola, Aquila, Tartuca, Nicchio, Giraffa e Bruco di rincorsa, questo l'ordine alla mossa. Se in molti si attendono una mossa lunga non sarà così: due uscite, una mossa falsa, e dopo neppure venti minuti si va. Nicchio davanti a tutti con Drago e Tartuca a seguire, poi la Lupa, partita quinta, sfrutta la parte bassa e risale. Al primo San Martino leggero cedimento di Quadrivia ma Tittia la riprende e gira primo davanti a Drago, Lupa e Oca (con Chiocciola e Giraffa che cadono nelle retrovie). Posizioni invariate al primo Casato dove cade Turbine che si tocca con il Bruco. Cavalli sotto nerbo fino a San Martino. Si gira con le posizioni invariate e così si prosegue fino al Casato con tutti i primi 4 a far galoppare forte ì propri cavalli. Si entra nel terzo giro con Tittia che spinge una Quadrivia che appare sfinita mentre dietro Scompiglio supera all'ultimo San Martino il Drago passando all'interno. Le emozioni non sono finite, la Lupa prenda la traiettoria interna, il Nicchio prova in ogni modo a tenerlo dietro ma Scompiglio riesce ad infilare Tittia al Casato e guadagnare la testa. La Lupa gira prima, Scompiglio nerba ancora Preziosa Penelope e arriva davanti a tutti al bandierino. È festa per il popolo della Lupa, è festa per il priore-capitano Gabriele Gragnoli che riporta il Cencio nella propria contrada.
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PALIO, PARTITA A QUATTRO: HANNO VINTO I PIÙ FORTI News inserita il 03-07-2016, di Roberto Morrocchi
La Lupa in Festa.
Un Palio straordinariamente bello e combattuto. Una vittoria strepitosa della Lupa che torna al successo dopo 27 anni passando la cuffia all'Aquila ferma al 1992 di Aceto e Galleggiante.
Un Palio giostrato alla grande dal Nicchio con la femmina Quadrivia ben sostenuta dal Tittia. Ma dietro spingevano alla grande il Drago con il forte Phatos e un Bruschelli quanto mai determinato. In terza ruota si era portata Preziosa Penelope, un'altra femmina veloce e prepotente che Jonathan Bartoletti era riuscito con astuzia e bravura a mettere sulle orme dei primi, sfuggendo con furbizia alle attenzioni dell'Istrice che, per la verità, dopo le schermaglie del primo quarto d'ora ha mollato stranamente la presa. Ingenuamente come può essere ingenuo un fantino alle prime armi sul Campo.
Gingillo nell'Oca dimostrava con i fatti di essere uscito dal porto delle nebbie e portava alla grande il suo Porto Alabe.
Insomma il Palio se lo sono combattuto e giocato queste quattro Contrade, ma quando Quadrivia ha perso un mezzo tempo di galoppo e Preziosa Penelope, a velocità doppia, è stata condotto da Scompiglio all'interno di Nicchio e Drago si è capito che la Lupa avrebbe messo le mani sul cencio.
Quadrivia si spengeva definitivamente e l'Oca soffiava la seconda piazza al Drago.
E bravo il Priorcapitano, Gragnoli, che ha centrato subito il risultato tanto atteso dal popolo di Vallerozzi. Ci vuole un pizzico di fortuna per vincere il Palio: bisogna "pescare" Preziosa Penelope, lasciando alla Chiocciola l'oscuro Raktou e ci vuole poi il coraggio e la grinta del Bartoletti per impegnare la femmina baia di otto anni in un terzo giro al fulmicotone. A me ha ricordato un altro celebre sorpasso, e sempre si trattava della Lupa – Tristezza e Panezio – nei confronti del Drago, o si poteva richiamare alla mente il Choci della Pantera ai danni dell'Aquila, ma in questi casi la partita era a due e non a quattro.
Insomma hanno vinto i più forti. Le chiacchiere che come sempre continuano a parlare di dieci Contrade in grado di vincere si sono rivelate, appunto, delle chiacchiere.
Noi abbiamo puntato da subito sulla Lupa, sul Drago, sul Nicchio e sull'Oca, infilando nel mazzo anche lo Smeraldo dell'Istrice. Abbiamo detto, senza fumosità, che Preziosa Penelope era la più forte, con una testa sulla svelta Quadrivia, sul potente Phatos de Ozieri e sull'esperto Porto Alabe che nell'Oca avrebbe trovato una superstalla. Avevamo inserito fra i migliori anche Smeraldo Nulese, ma alla prova dei fatti la quinta moneta è andata al vecchio Mocambo che sa partire e correre degnamente, soprattutto se montato da un fantino esperto come il Pusceddu.
L'ultima parola è per il mossiere. Bravo, bravissimo, paziente e giustamente decisionista. L'avevano già bollato come inadatto dopo le batterie del 29 giugno. Lui è andato avanti per la sua strada e ha convinto tutti. Bisogna essere contenti, perchè il Magni ci può dare tranquillità per qualche anno.
Ma ora tutti i fari debbono essere puntati sulla Lupa che rivede le stelle dopo tanti anni bui, costellati da diversi successi della rivale.
Ho visto gente incredula, commossa e felice. E anche questo è il sapore del Palio.
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GIOVANI STRANIERI RUBANO L'ALABARDA DEL PALIO, PRESI A SIENA IN STALLOREGGI News inserita il 04-07-2016
Fazzoletti al collo della Lupa appena vittoriosa, due giovanissimi stranieri hanno approfittato della confusione del giubilo per rubare l’alabarda del drappellone appena calato tra i contradaioli.
Poi, senza che nessuno se ne accorgesse, si sono dati alla fuga. Sempre con il fazzoletto della Lupa al collo e con l’alabarda in mano si sono diretti verso via Stalloreggi, ma a farli notare è stata proprio la presenza del fazzoletto: nessun contradaiolo, nel momento della vittoria, si allontanerebbe in direzione contraria rispetto al corteo.
Alcuni contradaioli della Pantera hanno notati i due e hanno visto l’alabarda. Quando li hanno fermati i due ragazzini hanno tentato di svicolarsi e darsi alla fuga, brandendo l’alabarda come difesa. Sono stati prontamente “disarmati” ma non è stata chiamata la forza pubblica.
L’alabarda è stata riportata nella Lupa, nella tarda serata di sabato, personalmente dal priore della Pantera.