1469 marzo 30. ASS, ms. D 25: A. Allegretti, "Il diario delle cose di Siena dall'anno 1450 fino al 1496", copia dell'anno 1720, cc. 1-45, a c. 2v; ms. D 26: D. Aldobrandini Ghinucci, "Cronica senese", copia del 1723, c. 197; ms. D 35: T. Fecini, "Croniche sanesi", t. II, copia del 1725, c. 325; BCS, ms. B.III.10: S. Tizio, "Historiarum Senensium", copia inizi sec. XVIII, c. 61
Durante il viaggio per recarsi a Roma l'imperatore Federico III fece una tappa a Siena, dove tra gli altri festeggiamenti fu organizzata in suo onore una giostra alla quale presero parte alcuni giovani nobili senesi; tra costoro anche Alberto Aringhieri, il futuro Operaio del Duomo. I giostranti erano ornati di collane di perle e gioie di vario tipo; et ebbe l'onore Giovanni Turamini, cioè braccia 4 di broccato d'argento.
[Allegretti] Adì 30 di marzo 1469 si fece in Siena una bella giostra per quattro giovani sanesi quali furno questi: Giovanni di Petro Turamini, Francesco di Gabrioccio Tolomei, Alberto di messer Francesco Aringhieri e Francesco di messer Niccolò di Nanni Severini. E feceno un dono di lor denari di braccia [quattro] di brocchato e chiamorno per lor giudice Iacomo di Simone Saracini, Lorenzo d'Antonio di ser Lorenzo, Giorgio di Francesco Trecerchi e Fabbritio di Francesco Sozzi, huomini atti a giudicare ogni gran cosa.
E i detti giostranti erano assai giovani e non havevano mai fatto arte di soldo e uscirono in campo assai galanti e onorevolmente e giostrarono molto bene et infine ebbe il dono Giovanni di Petro Turamini.